Articolo pubblicato il 10 maggio 2023
Di: Redazione di Wikiherbalist

Il resveratrolo è un polifenolo naturale rilevato in oltre 70 specie vegetali. Si tratta nello specifico di uno stilbenoide, un composto fenolico antimicrobico prodotto da determinati organismi vegetali per proteggersi contro infezioni fungine e tossine.
A livello chimico è formato da due anelli fenolici legati tra loro da un ponte etilenico. La struttura chimica del resveratrolo viene identificata in due forme isomere, cis e trans-resveratrolo. Di queste, la seconda è la più prevalente.

Struttura del resveratrolo
Il resveratrolo è stato isolato per la prima volta nel 1940 dalla radice di veratro bianco (Veratrum album) [1], nel 1963, dalla radice di poligono giapponese (Reynoutria japonica) [2] e all’inizio degli anni 90 dal vino rosso [3].
Quando assunto per via orale il resveratrolo viene facilmente assorbito dal tratto gastrointestinale, ma la sua biodisponibilità risulta relativamente bassa a causa del rapido metabolismo e della veloce eliminazione. Il resveratrolo, infatti, viene rapidamente trasformato, o metabolizzato, in diversi metaboliti – in particolare, glucuronidi, solfati e solfoglucuronidi di resveratrolo – attraverso processi di coniugazione con acido glucuronico e/o solfato [4]
La ricerca ha mostrato che l’assunzione orale di dosi singole di resveratrolo porta a picchi di concentrazione nel sangue in un’ora circa. La presenza di grassi nella dieta può influenzare la biodisponibilità.
Il resveratrolo si trova in uva, vino, succo di uva, soia, arachidi, cacao e mirtilli. Nell’uva, il resveratrolo si trova solo nella buccia. La quantità di resveratrolo nelle bucce dell’uva varia a seconda del cultivar dell’uva, della sua origine geografica e dell’esposizione alle infezioni fungine.
Negli ultimi anni sono stati condotti tantissimi studi in vitro e in vivo sul resveratrolo, i quali hanno mostrato un’enorme quantità di potenziali proprietà terapeutiche, in particolare sui processi dell’invecchiamento, tanto da renderlo un integratore molto popolare. Questo polifenolo ha mostrato anche un forte effetto antiossidante e antinfiammatorio, tuttavia gli studi clinici sull’uomo sono ancora pochi.
Il resveratrolo è solitamente assunto negli adulti in dosi giornaliere di 250-1000 mg per via orale per un periodo massimo di 3 mesi. E’ tuttavia necessario consultare il proprio medico per scoprire quale dose potrebbe essere la migliore nel singolo caso.
Nei ratti, somministrazioni di trans-resveratrolo a dosi fino a 700mg/kg per 90 giorni non hanno avuto effetti avversi [10]
Nell’uomo ci sono pochi studi clinici, uno di questi condotto su dieci volontari non ha evidenziato effetti indesiderati a somministrazioni in singole dosi di 0.5g, 1g, 2.5g o 5g [11]. A somministrazioni prolungate con dosi maggiori di 1g sono stati invece evidenziati effetti indesiderati in particolare a carico dell’apparato gastrointestinale [12]