Botanica
La calendula è una pianta erbacea annuale, originaria dell’Europa meridionale, appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Al genere calendula appartengono 20-25 specie diverse, quelle più conosciute sono C. arvensis e C. officinalis.
È coltivata fin dal medioevo per le sue qualità ornamentali.
Il fusto della pianta è erbaceo, leggermente lignificato alla base, eretto, ramificato, robusto e pubescente, e ha una lunghezza di circa 20-50 cm. La radice principale della pianta è a fittone, lunga 20-30cm e ha molte radici laterali.
Le foglie terminali della calendula sono sessili, alterne, intere e lanceolate; quelle basali sono di color verde-grigiastro, oblunghe, spatolate, disposte a rosetta. Il margine della foglia è leggermente dentato.
I fiori della calendula sono riuniti in grandi capolini emisferici, che possono misurare dai 3 ai 5 cm di diametro, e sono circondati da brattee coperte da peli ghiandolosi. Il colore va dal giallo chiaro all’arancio scuro. I capolini hanno la caratteristica di chiudersi al calare della sera per poi riaprirsi con il sorgere del sole.
Il frutto della calendula è un achenio arcuato e liscio ma con la presenza di due punte su un dorso.




