Fitochimica

La radice di Althaea officinalis è ricca di mucillagini, costituite principalmente da polisaccaridi acidi come arabinogalattani e ramnogalatturonani. Queste sostanze sono responsabili delle proprietà emollienti e protettive della pianta.​

Oltre alle mucillagini, la radice contiene flavonoidi, tra cui derivati del kaempferolo e della quercetina, nonché acidi fenolici come l’acido caffeico, l’acido cumarico e l’acido ferulico. Sono presenti anche fitosteroli, tra cui il β-sitosterolo, e composti come la scopoletina, una cumarina con potenziali effetti antinfiammatori.​

Altri componenti includono zuccheri semplici come saccarosio, glucosio e fruttosio, nonché aminoacidi liberi, tra cui asparagina e prolina.

Botanica

Althaea officinalis è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Malvaceae. Si caratterizza per una radice carnosa di forma fusiforme, cilindrica, di colore giallastro all’esterno e biancastra all’interno. I fusti sono eretti, tomentosi, poco ramificati, e possono raggiungere un’altezza di 1,5 metri.

Le foglie, disposte in modo alterno, presentano un breve picciolo accompagnato da stipole. La lamina fogliare è ovale, con nervature palmate e margini crenati. Sono ricoperte da una tomentosità su entrambe le superfici, e possono essere intere o suddivise in tre o cinque lobi, con il lobo centrale solitamente più sviluppato.

I fiori, di dimensioni variabili tra 3 e 5 cm, si trovano all’ascella delle foglie o all’apice dei fusti. Sono sorretti da peduncoli e hanno una struttura complessa. Il calice è composto da cinque divisioni ed è sostenuto da un calicetto formato da 5-8 brattee saldate alla base. La corolla, a prefogliazione contorta, è formata da cinque petali di colore rosato che si alternano con le divisioni del calice.

I frutti sono densamente pubescenti e costituiti da numerosi acheni disposti circolarmente in un anello compatto. Ogni frutto contiene da 10 a 20 cocchi di forma reniforme.

L’altea cresce preferibilmente in ambienti umidi come prati, fossati e terreni ricchi di nutrienti, spesso lungo corsi d’acqua o in prossimità di zone paludose.

Raccolta

Le radici si raccolgono preferibilmente in autunno o all’inizio della primavera, quando la concentrazione delle sostanze attive è massima. Le foglie si raccolgono durante l’estate, evitando le foglie rovinate o ingiallite. Entrambe vanno essiccate in luoghi ben ventilati, ombrosi e asciutti per conservare le proprietà.

Modalità d’uso

L’European Medicines Agency fornisce le seguenti indicazioni terapeutiche [6]:

  • Irritazioni orali o faringee con tosse secca associata.
  • Disturbi gastrointestinali lievi.

Macerato: si ottiene mettendo in infusione a freddo 1–2 g di radice essiccata sminuzzata in 150 ml di acqua per almeno 30 minuti, mescolando occasionalmente. Si assume da due a tre volte al giorno, fino a un massimo di 15 g di droga secca al giorno negli adulti. Questa forma è particolarmente indicata per sfruttare l’elevata concentrazione di mucillagini, responsabili dell’effetto emolliente e protettivo sulle mucose.

Infuso: 1–2 g di radice essiccata in 150 ml di acqua calda per circa 10 minuti, da assumere due-tre volte al giorno. L’infusione può estrarre una quantità inferiore di mucillagini rispetto alla macerazione.

Estratto secco (DER 3–9:1, solvente acqua): assumere una dose corrispondente a 0,5-3 g di droga essiccata, da una a più volte al giorno, fino a un massimo di 15 g al giorno per gli adulti.

Estratto liquido: 10 ml diluiti in un bicchiere d’acqua, da una a tre volte al giorno (dose giornaliera: 10-30 ml). Svolge un’azione emolliente e lenitiva a livello del tratto gastrointestinale e delle vie urinarie, favorisce la funzionalità delle mucose respiratorie e la regolarità del transito intestinale.

Utilizzo tradizionale

Althaea officinalis è usata tradizionalmente per curare la tosse, la bronchite, l’asma e varie infiammazioni delle vie aeree. Le sue foglie, fiori e radici compaiono in numerose tradizioni terapeutiche: dalla medicina greca e romana antica, dove veniva assunta in decotto per lenire la tosse, alla medicina iraniana e unani, che ne riconoscono proprietà emollienti, espettoranti e antinfiammatorie. In queste ultime, l’uso è attentamente bilanciato con correttivi come miele e finocchio per evitare effetti indesiderati su stomaco e polmoni. In India e Bolivia, le infusioni della pianta sono assunte per via orale contro l’asma, mentre in Germania è impiegata per lenire irritazioni della mucosa orale e faringea. In Turchia, le parti fresche sono usate localmente per trattare ferite [1]

Ricerca scientifica

Proprietà emolliente e antitussiva

Gli studi clinici hanno evidenziato un’efficace azione emolliente dell’estratto acquoso di radice di Althaea officinalis, specialmente nel trattamento della tosse secca associata a irritazione della mucosa orale e faringea. In uno studio condotto su 822 pazienti adulti, l’assunzione sotto forma di pastiglie o sciroppo ha portato a un rapido sollievo (entro 10 minuti) con ottima tollerabilità, segnalando solo minimi effetti avversi [2].

In un trial clinico su pazienti con tosse secca indotta da ACE-inibitori, A. officinalis ha dimostrato una significativa riduzione dell’intensità della tosse rispetto al placebo. Dopo 4 settimane di trattamento, in alcuni pazienti la tosse è completamente scomparsa. Questo effetto è stato ottenuto senza alcuna variazione nei parametri respiratori oggettivi, suggerendo un’azione sintomatica mirata sulle terminazioni nervose irritate della gola [3].

Attività su ialuronidasi e protezione delle mucose

Studi recenti hanno mostrato che l’estratto acquoso di radice di Althaea officinalis è in grado di bloccare l’azione di un enzima chiamato ialuronidasi-1 (HYAL-1). Questo enzima è coinvolto nella rottura dell’acido ialuronico, una sostanza naturale molto importante per la salute della pelle e delle mucose, perché le mantiene idratate, protette e capaci di rigenerarsi.
In presenza di infiammazioni, HYAL-1 diventa più attivo e può danneggiare queste barriere protettive. L’altea, invece, aiuta a rallentare questo processo, proteggendo così i tessuti irritati e favorendone la guarigione [7]. Flavonoidi solfati della radice risultano i principali responsabili, conferendo un’azione protettiva più ampia rispetto alle sole mucillagini.

Avvertenze e controindicazioni

Diversi studi osservazionali hanno confermato la sicurezza dell’uso di A. officinalis nei bambini, inclusi neonati a partire dai 3 mesi. In una sorveglianza post-marketing su oltre 300 bambini, la maggior parte dei casi ha mostrato un netto miglioramento dei sintomi respiratori con una tollerabilità definita da buona a molto buona [4]. Anche in uno studio retrospettivo su 599 bambini non sono stati riportati effetti collaterali rilevanti, consolidando così il profilo di sicurezza della pianta in età pediatrica [5]. L’assunzione concomitante con altri farmaci può interferire con l’assorbimento intestinale. Si consiglia di distanziare l’assunzione di almeno 1 ora. In assenza di dati sufficienti, l’uso durante gravidanza e allattamento non è raccomandato [6].

Riferimenti

  1. Mahboubi, M. (2020). Marsh mallow (Althaea officinalis L.) and its potency in the treatment of cough. Complementary Medicine Research, 27(3), 174-183. https://doi.org/10.1159/000503747
  2. Fink, C., Müller, J., Kelber, O., Nieber, K., & Kraft, K. (2017). Dry cough associated with pharyngeal irritation: Survey on Althaea officinalis L. Planta Medica International Open, 4, We-SL-02.
  3. Rouhi, H., & Ganji, F. (2007). Effect of Althaea officinalis on cough associated with ACE inhibitors. Pakistan Journal of Nutrition, 6(3), 256-258.
  4. Fasse, M., Zieseniss, E., & Bässler, D. (2005). Dry irritating cough in children: A post-marketing surveillance involving marshmallow syrup. Paed, 11, 3-8.
  5. Bässler, D. (2005). Retrospective observational study of the application of Phytohustil® syrup for children up to 12 years of age. Steigerwald Arzneimittelwerk GmbH.
  6. European Medicines Agency. (2016, July 12). European Union herbal monograph on Althaea officinalis L., radix (EMA/HMPC/436679/2015). Committee on Herbal Medicinal Products (HMPC).
  7. Sendker, J., Böker, I., Lengers, I., Brandt, S., Jose, J., Stark, T., Hofmann, T., Fink, C., Abdel-Aziz, H., & Hensel, A. (2017). Phytochemical characterization of low molecular weight constituents from marshmallow roots (Althaea officinalis) and inhibiting effects of the aqueous extract on human hyaluronidase-1. Journal of Natural Products, 80(2), 290-297. https://doi.org/10.1021/acs.jnatprod.6b00670
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