Indice

Proprietà terapeutiche

  • Antiangiogenica
  • Antibatterica
  • Antidiabetica
  • Antimicotica
  • Antinfiammatoria
  • Antiossidante
  • Antiparassitaria
  • Antitumorale
  • Antivirale

Nome scientifico

Artemisia annua L.

Parti usate

Foglie

Sommità fiorite

Nome comune

Artemisia

Assenzio annuale

Fitochimica

Monoterpeni (1,8-cineolo, alfa-pinene, camfene, canfora, alfa-terpinene, mirteneolo, alfa-mircene, triciclene, alfa-tujene, 2,4(10)-tujadiene, sabinene, beta-pinene, deidro-1,8-cineolo, alfa-fellandrene, p-cimene, limonene, gamma-terpinene, idrato di cis-sabinene, terpinolene, idrato di trans-sabinene, 6,7-epoxymircene, trans-pinocarveolo, pinocarvone, borneolo, terpinen-4-olo, mirtinal, trans-carveolo, acetato di cis-sabinene idrato, acetato di bornile, acetato di trans-pinocarvile, acetato di mirtile); Sesquiterpeni (beta-cariofillene, germacrene D, alfa-copaene, beta-copaene, alfa-humulene, (E)-beta-farnesene, gamma-gurjunene, beta-selinene, ossido di cariofillene, artemisitene, deidroartemisinina, arteannuina B, acido artemisinico, acido diidroartemisinico); Sesquiterpeni Lattone (Artemisinina, Diidroartemisinina); Acidi Fenolici (Acido caffeico, Acido chinico, acidi caffeilchinici, acidi feruloilchinici, acidi dicaffeilchinici, acidi diferuloilchinici, acidi caffeilferuloilchinici, acidi disuccinoilcaffeolchinici); Flavonoidi (luteolina, luteolina-7-O-glucoside, patuletina, jaceidina, cirsilineolo, vitexina, isovitexina, di-C-esosil-pentosil-flavoni, 6-C-glucosil-8-C-arabinosil apigenina, 6-C-arabinosil-8-C-glucosil apigenina, eriodictyolo, rutinoside di chrysoeriol, tetrametossiflavanone, trimetossicoumarina); Cumarine

Botanica

Artemisia annua è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Asteraceae. È originaria della provincia di Hunan in Cina, ma diffusa in tutto il mondo.
Ha un aroma distintivo, e le foglie sono glabre, di colore verde intenso, arricchite da punteggiature ghiandolari. L’assenzio annuale può raggiungere un’altezza massima di 2 metri.
La struttura della pianta si sviluppa da una radice a fittone, con filamenti laterali. Il fusto è eretto e può essere ramoso fin dalla base o, a volte, monocaule. È cilindrico, striato, e tende a colorarsi di rosso nella parte mediana e terminale, caratteristica che si estende a tutta la pianta con l’avanzare dell’età
Le foglie presentano una pagina inferiore tomentosa, mentre quella superiore, di un verde più intenso, mostra evidenti punteggiature ghiandolari. Sono triangolari, divise in 2-3 parti pennatosette, di dimensioni 3-5 cm (in alcuni casi fino a 10 cm) × 2-4 cm, con bordi leggermente rivolti verso l’alto. I lobi fogliari sono stretti e dentati; il picciolo misura 1-2 cm di lunghezza
L’infiorescenza è una pannocchia terminale fogliosa formata da capolini penduli lunghi 15-20 cm. I capolini, del diametro di 1,5-2,5 mm, sono costituiti da brattee embricate, lanceolate, di colore paglierino, con nervatura centrale verde-ialino. Le brattee non superano la corolla, che è sorretta da un peduncolo molto corto.
I fiori sono ermafroditi e pentameri, con una corolla tubolare attinomorfa lunga circa 1,5 mm, di colore variabile dal giallo paglierino al giallo scuro. Il margine della corolla è pentalobato nei fiori ermafroditi interni e bilobato in quelli femminili esterni.
La struttura riproduttiva comprende 5 stami con antere saldate, uno stigma profondamente bifido e un ovario infero, bicarpellare e uniloculare.
Il frutto è un achenio ellittico-ovoidale privo di pappo, contenente numerosi piccoli semi​

Raccolta

Il tempo balsamico di Artemisia annua corrisponde alla tarda estate o all’inizio dell’autunno, a seconda delle condizioni climatiche locali, quando la pianta è in piena fioritura. In questo periodo si raccolgono le foglie e le parti aeree della pianta, preferibilmente al mattino, dopo che la rugiada è evaporata.

Durante la raccolta è importante rispettare la pianta e l’ecosistema circostante. Le parti prelevate vengono poi essiccate in un luogo fresco e ben ventilato, lontano dalla luce diretta del sole. Una volta essiccate, sono pronte per essere utilizzate nella preparazione di estratti o tisane

Modalità d’uso

L’erba secca di Artemisia annua è ufficialmente inclusa nella Farmacopea della Repubblica Popolare Cinese come rimedio per febbre e malaria. Il dosaggio tradizionale prevede 4,5-9 g al giorno, da assumere sotto forma di infuso​ [1]

Utilizzo tradizionale

Artemisia annua fu menzionata per la prima volta da Hong Ge (281–340 a.C.) come rimedio per trattare febbre e brividi nel Manuale di Prescrizioni per il Trattamento di Emergenza (Hou Bei Ji Fang).
È tutt’oggi impiegata nella medicina tradizionale cinese per il trattamento della malaria e della febbre, sotto forma di tè o succo pressato.
In particolare, dall’Artemisia annua si estrae l’artemisinina, oggi riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) come il farmaco antimalarico più efficace.
Nella tradizione popolare, la pianta viene utilizzata anche come rimedio per regolarizzare il ciclo mestruale e per favorire la digestione​ [9].

Ricerca scientifica

Gli studi condotti su Artemisia annua hanno rivelato che la pianta contiene artemisinina, un composto con proprietà antimalariche significative. L’artemisinina e i suoi derivati sono diventati trattamenti standard per la malaria a livello globale. Ulteriori ricerche hanno evidenziato il potenziale dell’artemisinina nel trattamento di altre malattie, come lupus eritematoso, schistosomiasi, tripanosomiasi, e diversi tipi di cancro. Inoltre, ha mostrato la capacità di ridurre la glicemia, indicando un possibile impiego nel trattamento del diabete mellito.

Antiossidante

Numerosi studi confermano la capacità antiossidante dell’Artemisia annua, attribuita alla presenza di composti fenolici come terpeni, flavonoidi e cumarine. Un flavonoide in particolare, il chrysoprenol D, è stato identificato come uno dei principali responsabili dell’attività antiossidante. L’olio essenziale della pianta ha mostrato proprietà antiossidanti nei test DPPH, ABTS e ORAC. Anche l’estratto etanolico acquoso ha dimostrato un effetto protettivo contro lo stress ossidativo nei topi, aumentando l’attività dell’enzima antiossidante NQO1.

Antidiabetica

Gli estratti acquosi di Artemisia annua mostrano significative attività anti-iperglicemiche e anti-ipoinsulinemiche in animali diabetici. Gli studi suggeriscono che l’effetto antidiabetico possa essere dovuto alla stimolazione della secrezione di insulina dalle cellule β, all’inibizione delle cellule α delle isole pancreatiche o all’aumento dell’attività dell’insulina. È stato inoltre dimostrato che i componenti dell’olio essenziale dell’artemisia hanno un effetto protettivo contro i danni alle cellule epatiche [2].
In uno studio recente, sono state isolate tre sostanze chiamate acidi dicaffeilchinici. Si è scoperto che questi acidi possono inibire un enzima collegato al diabete, e che hanno anche effetti antiossidanti. Inoltre, alcune di queste sostanze possono favorire la cicatrizzazione delle ferite. Quindi potrebbero essere utili per il trattamento del diabete e delle sue complicazioni [3].

Citotossica, antitumorale e antiangiogenica

L’estratto di Artemisia annua ha dimostrato una significativa citotossicità sulle cellule tumorali, sia in vitro che in vivo, effetto attribuito principalmente all’artemisinina e ai suoi derivati [2]. Tuttavia, l’artemisinina potrebbe non essere l’unico composto con attività antitumorale. Diversi studi hanno evidenziato che anche un estratto privo di artemisinina possiede attività antitumorale in vitro e in vivo [1, 4, 5].

L’artesunato, un farmaco antimalarico derivato dall’artemisinina, ha mostrato proprietà antiangiogeniche in studi condotti sia in vitro che in vivo. In particolare, uno studio condotto su topi, nei quali erano state impiantate cellule tumorali ovariche umane HO-8910, ha mostrato una riduzione della crescita tumorale e della densità dei microvasi dopo trattamento con artesunato, senza evidenze di tossicità per gli animali [11].

Immunomodulatrice e anti infiammatoria

L’artemisinina e i suoi derivati modulano importanti effettori del sistema immunitario, tra cui i recettori di tipo Toll (TLRs). Diversi studi hanno dimostrato l’effetto immunomodulatore degli estratti di Artemisia annua sui componenti del sistema immunitario TLR2 e TLR4.

L’artemisinina e i suoi derivati sono stati testati per le loro attività antinfiammatorie in numerosi modelli di malattie autoimmuni e allergiche. I risultati indicano che Artemisia annua ha proprietà protettive nei confronti di patologie come l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico e la nefrite da lupus. Inoltre, l’artesunato, un derivato dell’artemisinina, ha dimostrato azioni terapeutiche anche contro le malattie infiammatorie intestinali [2].

Anche l’isofraxidina, una cumarina presente nell’estratto, ha dimostrato proprietà antinfiammatorie [6]

Antibatterica e antifungina

L’olio essenziale di Artemisia annua è stato oggetto di numerosi studi per testare le sue attività antibatteriche e antifungine. Sia l’olio nella sua interezza che i suoi componenti principali, come canfora, 1,8-cineolo, α-pinene e chetone di artemisia, hanno dimostrato di inibire efficacemente una vasta gamma di batteri gram-positivi e gram-negativi.
Tra i ceppi sensibili figurano: Staphylococcus aureus, Escherichia coli, Salmonella enteritidis e Pseudomonas aeruginosa.
Gli estratti della pianta hanno mostrato anche una spiccata attività antifungina, risultando efficaci contro Fusarium oxysporum, Fusarium solani e Cylindrocarpon destrutans, patogeni fungini noti in ambito agricolo [2].
Inoltre, anche l’estratto acquoso ha evidenziato notevoli proprietà antibatteriche in vitro contro ceppi come Candida albicans, Enterococcus faecalis, Klebsiella pneumoniae e nuovamente Staphylococcus aureus [7]​

Antivirale

Gli estratti di Artemisia annua, così come l’artemisinina e i suoi derivati, hanno dimostrato attività antivirale sia in vitro che in vivo. I virus testati includono sia virus a DNA che a RNA. Tra questi:
HIV, Epstein-Barr Virus (EBV), Herpes Simplex Virus 1 (HSV-1) e Hepatitis B Virus (HBV). Le ricerche hanno rilevato un’azione inibitoria efficace di queste sostanze nei confronti della replicazione virale.
Gli studi sulle attività antivirali dell’artemisinina e dei suoi derivati riguardano anche il citomegalovirus umano (HCMV), contro il quale hanno mostrato una notevole efficacia [2].
Un’analisi su diciannove studi ha inoltre evidenziato proprietà antivirali nei confronti del SARS-CoV-2 [8].

Antiparassitaria

La ricerca scientifica sull’Artemisia annua ha rivelato diverse attività anti-elmintiche. Gli studi hanno dimostrato una riduzione significativa del numero totale di elminti, nonché delle uova e dei granulomi causati dalle uova nel fegato degli animali ospiti.
L’artemisinina e i suoi derivati sembrano agire esercitando stress ossidativo sui vermi, che porta all’esaurimento del glutatione (GSH) e alla perossidazione lipidica, causando danni morfologici significativi nei parassiti.
Il trattamento con artemisinina ha inoltre mostrato una riduzione marcata del numero di elminti adulti nel piccolo intestino e del totale delle larve nei muscoli dei topi, con un’efficacia paragonabile a quella del mebendazolo.
L’artemisinina e i suoi derivati sono stati testati anche contro Echinococcus spp., Taenia crassiceps, Echinostoma spp., Fasciola spp., Clonorchis sinensis, Opisthorchis viverrini, Paragonimus westermani, Heterophyes heterophyes e Paramphistomum microbothrium.
Sono state descritte attività in vitro e in vivo anche contro parassiti protozoari, tra cui:
Leishmania spp., Trypanosoma spp., Toxoplasma gondii, Neospora caninum, Eimeria tenella, Acanthamoeba castellanii, Naegleria fowleri, Cryptosporidium parvum, Giardia lamblia e Babesia spp [2]

Avvertenze e controindicazioni

Gli effetti collaterali più frequenti sono rappresentati da nausea, vomito, diarrea, crampi addominali.
Artemisia annua è stata testata in vivo per la sicurezza durante la gravidanza nei ratti. Lo studio ha osservato che, sebbene non causi epatotossicità né ematotossicità nelle madri, una dose di 100 mg/kg di estratto alcolico riduce significativamente la dimensione della cucciolata, portando a una diminuzione degli estrogeni materni. Inoltre, a dosi di 300 mg/kg sono stati osservati feti malformati (31%) e deceduti (21%).
Pertanto, A. annua potrebbe causare embriotossicità a concentrazioni superiori alla dose terapeutica [10] ed è quindi sconsigliata in gravidanza e allattamento.
È consigliabile evitarne l’uso in caso di terapia farmacologica per aritmie cardiache.
L’uso prolungato dell’erba può risultare dannoso: gli effetti indesiderati tendono ad aumentare nel tempo, e alcuni di essi possono essere molto pericolosi.
L’artemisia può interagire con amari, terapie ormonali, farmaci neurostimolanti, e può aumentare la biodisponibilità della carbamazepina, un farmaco anticonvulsivante.
È opportuno consultare il proprio medico curante prima di assumere Artemisia annua

Riferimenti

  1. Han X, Chai Y, Lv C, Chen Q, Liu J, Wang Y, Chou G. Sesquiterpenes from Artemisia annua and Their Cytotoxic Activities. Molecules. 2022 Aug 10;27(16):5079. doi: 10.3390/molecules27165079. PMID: 36014318; PMCID: PMC9414659.
  2. Septembre-Malaterre A, Lalarizo Rakoto M, Marodon C, Bedoui Y, Nakab J, Simon E, Hoarau L, Savriama S, Strasberg D, Guiraud P, Selambarom J, Gasque P. Artemisia annua, a Traditional Plant Brought to Light. International Journal of Molecular Sciences. 2020; 21(14):4986. https://doi.org/10.3390/ijms21144986
  3. El-Askary H, Salem HH, Abdel Motaal A. Potential Mechanisms Involved in the Protective Effect of Dicaffeoylquinic Acids from Artemisia annua L. Leaves against Diabetes and Its Complications. Molecules. 2022 Jan 27;27(3):857. doi: 10.3390/molecules27030857. PMID: 35164118; PMCID: PMC8839821.
  4. Lang SJ, Schmiech M, Hafner S, Paetz C, Steinborn C, Huber R, Gaafary ME, Werner K, Schmidt CQ, Syrovets T, Simmet T. Antitumor activity of an Artemisia annua herbal preparation and identification of active ingredients. Phytomedicine. 2019 Sep;62:152962. doi: 10.1016/j.phymed.2019.152962. Epub 2019 May 16. PMID: 31132755.
  5. Kolesar JM, Seeberger PH. Editorial: Anticancer Potential of Artemisia annua. Front Oncol. 2022 Feb 24;12:853406. doi: 10.3389/fonc.2022.853406. PMID: 35280785; PMCID: PMC8909362.
  6. Mirbehbahani, F. S., Hejazi, F., Najmoddin, N., & Asefnejad, A. (2020). Artemisia annua L. as a promising medicinal plant for powerful wound healing applications. Progress in biomaterials, 9(3), 139–151. https://doi.org/10.1007/s40204-020-00138-z
  7. Allemailem KS. Aqueous Extract of Artemisia annua Shows In Vitro Antimicrobial Activity and an In Vivo Chemopreventive Effect in a Small-Cell Lung Cancer Model. Plants (Basel). 2022 Dec 1;11(23):3341. doi: 10.3390/plants11233341. PMID: 36501380; PMCID: PMC9739242.
  8. Fuzimoto AD. An overview of the anti-SARS-CoV-2 properties of Artemisia annua, its antiviral action, protein-associated mechanisms, and repurposing for COVID-19 treatment. J Integr Med. 2021 Sep;19(5):375-388. doi: 10.1016/j.joim.2021.07.003. Epub 2021 Jul 22. PMID: 34479848; PMCID: PMC8378675.
  9. Firenzuoli, F. (2009). Interazioni tra erbe, alimenti e farmaci (2nd ed.). Tecniche Nuove.
  10. Abolaji AO, Eteng MU, Ebong PE, Brisibe EA, Dar A, Kabir N, Choudhary MI. A safety assessment of the antimalarial herb Artemisia annua during pregnancy in Wistar rats. Phytother Res. 2013 May;27(5):647-54. doi: 10.1002/ptr.4760. Epub 2012 Jun 27. PMID: 22736625.
  11. Chen HH, Zhou HJ, Wu GD, Lou XE. Inhibitory effects of artesunate on angiogenesis and on expressions of vascular endothelial growth factor and VEGF receptor KDR/flk-1. Pharmacology. 2004 May;71(1):1-9. doi: 10.1159/000076256. PMID: 15051917.
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