Ad oggi viene impiegato come analgesico, antinfiammatorio e antireumatico, ed è utilizzato per trattare l’artrite reumatoide, l’osteoartrite, l’artrosi e altre malattie di questo genere.
La letteratura indica una dose minima efficace di 30 mg/die di arpagoside come estratto etanolico (dose ottimale di 60 mg/die) per il dolore cronico oppure 100 mg/die come estratto acquoso.
Alcuni studi hanno indicato che un dosaggio di 60 mg/die di arpagoside potrebbe fornire effetti simili a 12,5 mg/die di Rofecoxib (Vioxx®), un farmaco antinfiammatorio non steroideo ritirato dal commercio nel 2004 per cardiotossicità [2].
Lo studio relativo al paragone con il Vioxx® risulta però poco significativo, in quanto svolto solamente su 88 persone.
Incidenza di effetti avversi gastrointestinali dell’8%.
Un piccolo studio del 1992 che ha coinvolto 34 persone divise in due gruppi: uno con placebo e il secondo con 4 capsule giornaliere di 500 mg di polvere di H. procumbens (contenenti il 3% di glucoiridoidi). Lo scopo era valutare, attraverso delle analisi del sangue, la presenza dei mediatori dell’infiammazione. Dopo 3 settimane non ci sono state differenze significative tra i 2 gruppi.
In uno studio del 1996 di 4 settimane con 315 partecipanti, si è vista una diminuzione del dolore crescente nel corso delle 4 settimane rispetto al placebo. Il consumo di Tramadol, un antidolorifico, è sceso, ma non in maniera statisticamente significativa.
In uno studio del 2000 (Efficacy and tolerance of Harpagophytum procumbens versus diacerhein in treatment of osteoarthritis) si è confrontata l’efficacia dell’estratto di artiglio del diavolo con la diacereina, un farmaco inibitore dell’interleuchina-1 usato abitualmente per l’osteoartrite. Sono state coinvolte 122 persone affette da osteoartrite e non si è osservata una differenza significativa tra i 2 farmaci, se non una riduzione degli effetti avversi (principalmente diarrea) con l’artiglio del diavolo.
Nonostante sia conosciuta in europa dal 1800, ci sono pochi studi a riguardo, in più nello studio (The Fight against Infection and Pain: Devil’s Claw (Harpagophytum procumbens) a Rich Source of Anti-Inflammatory Activity: 2011-2022) si segnala una diminuzione delle ricerche su questa pianta a partire dagli anni 2000, il che non contribuisce al progredire delle conoscenze e/o smentite sull’uso dell’artiglio del diavolo.