Botanica
L’echinacea è una vigorosa pianta erbacea perenne, originaria del Nord America, negli Stati Uniti, alta 100–150 cm, appartenente alla famiglia delle Asteraceae. Ad oggi, le sue specie sono ampiamente distribuite in tutto il mondo.
Ha radici e rizoma molto sviluppati; le radici sono cilindriche, grigio-brunastre all’esterno e bianche all’interno.
Il fusto aereo è ramificato e presenta peli ruvidi e macchie bruno-rossastre, che gli conferiscono l’aspetto di un cespuglio.
Le foglie si raggruppano in rosette basali, da cui germogliano i fusti, e si distribuiscono lungo questi ultimi; hanno una forma lanceolata o ellittica larga 3-6 cm, sono pubescenti e presentano un bordo intero o leggermente seghettato. Il loro colore è un verde tenue.
I fiori rappresentano l’aspetto distintivo dell’echinacea. Si raccolgono in capolini terminali sostenuti da un lungo peduncolo e un ricettacolo conico; i capolini sono ampi e vistosi (misurano tra i 3 e i 7 cm), con fiori rosa ligulati (sterili) al bordo e fiori tubolosi arancio-marrone ermafroditi (fertili) internamente. Alla base dell’infiorescenza ci sono brattee appuntite che, a maturazione, lignificano e diventano spinose. Il colore dei fiori varia a seconda della specie, dal bianco-rosato al rosa purpureo; anche il colore del polline può differire.
Il frutto è un piccolo achenio quadrangolare bianco-grigio bordato, con denti marroni all’estremità, con un pappo peloso che facilita la diffusione.
Delle 9 specie di echinacea le varietà utilizzate come piante medicinali in fitoterapia sono l’E. purpurea, E. angustifolia e E. pallida.




