Nome scientifico

Myristica fragrans Houtt.

Parti usate

Seme

Nome comune

Noce moscata

Fitochimica

Olio essenziale dei semi (carburi terpenici: sabinene, α-pinene, β-pinene, limonene, β‐phellandrene, α-phellandrene, camphene, α-thujene, 3-Carene, γ-terpinene, p-cymene, 4-Carene; alchenilbenzeni: eugenolo, safrolo, metileugenolo; alcoli terpenici: terpinen-4-ol, p-menth-8-en-1-ol, β-terpineolo; eteri fenilpropanoidi: miristicina, γ-asarone; sesquiterpeni: cariofillene, copaene, γ-elemene, α-bergamotene; esteri terpenici: α-terpinil acetato; isoterpinolene).

Fitochimica

L’olio essenziale ottenuto dai semi di Myristica fragrans contiene una composizione chimica complessa e variegata. I principali carburi terpenici includono sabinene, α-pinene, β-pinene, limonene, β-phellandrene, α-phellandrene, camphene, α-thujene, 3-carene, γ-terpinene, p-cymene e 4-carene. Queste sostanze sono responsabili delle potenziali proprietà antimicrobiche e carminative dell’olio.

Tra gli alchenilbenzeni, sono stati individuati eugenolo, safrolo e metileugenolo, composti dal profilo farmacologico controverso: mentre l’eugenolo è noto per le sue proprietà analgesiche e antisettiche, safrolo e metileugenolo sono sotto osservazione per potenziale attività genotossica.

Gli alcoli terpenici, come terpinen-4-ol, p-menth-8-en-1-ol e β-terpineolo, sono noti per azioni antimicrobiche e antinfiammatorie, mentre tra gli eteri fenilpropanoidi, la miristicina è tra i composti più caratteristici: si tratta di una molecola psicoattiva a dosaggi elevati, coinvolta nel tradizionale uso etnobotanico della pianta.

I sesquiterpeni identificati comprendono cariofillene, copaene, γ-elemene e α-bergamotene, mentre tra gli esteri terpenici prevale α-terpinil acetato, con potenziale attività sedativa. Presente anche isoterpinolene, un composto meno studiato ma comune in varie essenze vegetali.

Botanica

La noce moscata è una specie arborea perenne appartenente alla famiglia delle Myristicaceae. Originaria delle Isole delle Spezie (Molucche, Indonesia), è oggi coltivata in numerosi paesi tropicali, tra cui Grenada, India, Sri Lanka, Mauritius, Sudafrica e Stati Uniti. Può raggiungere un’altezza di 5–13 metri, occasionalmente fino a 20 m. È una pianta dioica sempreverde, con fioritura perenne.

Il fusto è eretto, cilindrico, con corteccia ruvida di colore grigio-marrone. Le foglie sono semplici, ellittiche, disposte alternate, di colore verde scuro e lucido sulla superficie superiore (adassiale), più chiare su quella inferiore (abassiale).

Le infiorescenze sono unisessuali: i fiori maschili sono riuniti in grappoli penduli, mentre i fiori femminili sono solitari o appaiati. Il frutto è una drupa ovoide che racchiude un unico seme, la noce moscata, avvolto in un arillo rosso e lacinato, detto macis.

La disseminazione avviene tramite zoocoria, ovvero grazie ad animali che consumano i frutti e disperdono i semi. La pianta ha grande rilievo economico e medicinale per l’uso del seme (noce moscata) e del macis come spezie.

Raccolta

Dell’albero di noce moscata si raccolgono i semi che vengono essiccati gradualmente al sole per un periodo di sei-otto settimane.
Successivamente, il guscio viene rotto, e le noci moscate vengono estratte.

Modalità d’uso

  • Estratto secco: 0,2-2 g al giorno, suddivisi in più dosi
  • Olio essenziale: 2-5 gocce

Utilizzo tradizionale

Tradizionalmente impiegata come aromatizzante e conservante alimentare, la noce moscata è nota anche per le proprietà digestive e carminative. Entra nella composizione dell’Elixir di Garus, noto stomachico.
Tradizionalmente, è ritenuta anche una sostanza afrodisiaca.
In medicina tradizionale cinese, è usata come stomachico e antidiarroico.
In Ayurveda, il macis è considerato digestivo, carminativo ed espettorante, mentre la noce è impiegata per trattare: ansia, nausea, diarrea, coliche, crampi addominali, parassiti intestinali, paralisi e reumatismi.

Ricerca scientifica

Uno studio del 2022 mira ad analizzare il rendimento, la composizione chimica e il potenziale biologico e farmacologico dell’olio essenziale di noce moscata.
Tra le applicazioni terapeutiche dell’o.e. risultano attività antiossidante, antimicrobica, antinfiammatoria, antitumorale [3].

Antinfiammatoria

Studi su modelli animali hanno mostrato che l’olio di noce moscata ha effetti simili ai farmaci anti-infiammatori non steroidei [4]. L’estratto con cloroformio dei semi ha dimostrato attività anti-infiammatoria e analgesica [5]. Composti specifici come macelignano e mirislignano hanno mostrato di sopprimere l’espressione di enzimi e citochine pro-infiammatorie come COX-2 e iNOS [6, 7]. Altri composti hanno invece mostrato attività inibitoria su NF-κB e P65 [8]. Inoltre, diversi neolignani hanno dimostrato di inibire la produzione di ossido nitrico in cellule macrofagiche [9, 10].

Antiossidante

Gli estratti di M. fragrans hanno mostrato potenti attività antiossidanti, paragonabili a quelle di antiossidanti sintetici noti come BHA e BHT. Varie sostanze estratte da questa pianta sembrano essere efficaci nel neutralizzare i radicali liberi e prevenire il danno cellulare. Ad esempio, un estratto con acetone dei semi ha dimostrato un’alta attività antiossidante in diversi test [11]. Altre ricerche indicano che queste sostanze sono anche efficaci nel proteggere contro i danni ossidativi in cellule mammifere [12].

Antibatterica e antimicotica

L’estratto con acetone dai semi di noce moscata mostra, in esperimenti in vitro, una forte attività antimicrobica contro diverse specie di batteri e funghi. Anche altri estratti e oli essenziali da questa pianta sono efficaci contro una varietà di microrganismi, compresi quelli resistenti ai farmaci e i patogeni delle piante [11, 13, 14, 15].

Antitumorale e chemiopreventiva

L’estrazione etanolica all’80% di noce moscata ha mostrato potenti effetti anti-cancro, inibendo la crescita di diverse tipologie di cellule tumorali umane come la leucemia e il cancro ai polmoni [16, 17]. Componenti fitochimici come la miristicina hanno dimostrato potenziali effetti chemiopreventivi, stimolando enzimi che disintossicano il fegato e l’intestino [18]. Oltre agli effetti anti-cancro, la noce moscata ha anche dimostrato di proteggere il fegato da danni in studi su animali, superando altre 21 spezie testate [19].

Epatoprotettiva

La noce moscata ha dimostrato di avere forti effetti protettivi sul fegato e influenze diverse sul sistema nervoso centrale. Nel contesto epatico, è particolarmente efficace nel proteggere i ratti da danni al fegato causati da sostanze tossiche come LPS e D-GalN [20].

Neuroprotettiva

Myristica fragrans produce vari effetti documentati sul sistema nervoso centrale. In particolare, i macelignani hanno dimostrato un potenziale effetto neuroprotettivo rallentando l’nfiammazione nervosa e il danno ossidativo [7]. Alcuni composti specifici come difenilalcani e malabaricone C hanno anche mostrato attività inibitoria verso l’enzima associato alla malattia di Alzheimer [21, 22].

Cardioprotettiva

L’estratto di semi di M.fragrans ha potenziali effetti cardioprotettivi, in particolare inibisce l’aggregazione delle piastrine, responsabile nella formazione di problemi cardiovascolari come l’infarto [23]. Altri composti della pianta riducono anche la pressione sanguigna e migliorano la funzione dei vasi sanguigni [24].

Avvertenze e controindicazioni

La noce moscata non deve essere assunta a dosi elevate. 5 g di noce moscata possono causare gravi disturbi psichici per via dell’inibizione delle monoaminoossidasi e della sintesi delle prostaglandine. L’attività psicotropa è dovuta alla miristicina. La miristicina ad alte dose è tossica per il sistema nervoso centrale e per il fegato [18]. E’ inoltre abortiva a dosi elevate.
Il safrolo è mutageno e cancerogeno.
Non è da assumere in caso di ipersensibilità o allergie verso uno o più dei suoi costituenti. Non è inoltre da assumere in caso si soffra di epilessia.
L’assunzione di noce moscata può interagire con psicofarmaci e inibitori delle monoaminoossidasi potenziandone gli effetti [2].

Riferimenti

  1. Campanini, E. (2000). Dizionario di fitoterapia e piante medicinali (3a ristampa). Tecniche nuove.
  2. Firenzuoli, F. (2009). Interazioni tra erbe, alimenti e farmaci (2nd ed.). Tecniche Nuove.
  3. Ashokkumar, K., Simal-Gandara, J., Murugan, M., Dhanya, M. K., & Pandian, A. (2022). Nutmeg (Myristica fragrans Houtt.) essential oil: A review on its composition, biological, and pharmacological activities. Phytotherapy research : PTR, 36(7), 2839–2851. https://doi.org/10.1002/ptr.7491
  4. Olajide OA, Makinde JM, Awe SO (2000) Evaluation of the pharmacological properties of nutmeg oil in rats and mice. Pharm Biol 38:385–390. https://doi.org/10.1076/phbi.38.5.385.5976
  5. Olajide OA, Ajayi FF, Ekhelar AI, Awe SO, Makinde JM, Alada AA (1999) Biological effects of Myristica fragrans (nutmeg) extract. Phytother Res 13:344–345. https://doi.org/10.1002/(SICI)1099-1573(199906)13:4<344::AID-PTR436>3.0.CO;2-E
  6. Jin H, Zhu ZG, Yu PJ, Wang GF, Zhang JY, Li JR, Ai RT, Li ZH, Tian YX, Zhang WX, Wu SG (2012). Myrislignan attenuates lipopolysaccharide-induced inflammation reaction in murine macrophage cells through inhibition of NF-κB signalling pathway activation. Phytother Res, 26(9), 1320–1326. https://doi.org/10.1002/ptr.3707
  7. Jin D-Q, Lim CS, Hwang JK, Ha I, Han J-S (2005). Anti-oxidant and anti-inflammatory activities of macelignan in murine hippocampal cell line and primary culture of rat microglial cells. Biochemical and Biophysical Research Communications, 331, 1264–1269. https://doi.org/10.1016/j.bbrc.2005.04.036
  8. Acuña, U. M., Carcache, P. J. B., Matthew, S., & De Blanco, E. J. C. (2016). New acyclic bis phenylpropanoid and neolignans, from Myristica fragrans Houtt., exhibiting PARP-1 and NF-κB inhibitory effects. Food Chemistry, 202, 269–275. https://doi.org/10.1016/j.foodchem.2016.01.060
  9. Cao, G. Y., Yang, X. W., Xu, W., & Li, F. (2013). New inhibitors of nitric oxide production from the seeds of Myristica fragrans. Food Chemistry and Toxicology, 62, 167–171. https://doi.org/10.1016/j.fct.2013.08.046
  10. Cao, G. Y., Xu, W., Yang, X. W., Gonzalez, F. J., & Li, F. (2015). New neolignans from the seeds of Myristica fragrans that inhibit nitric oxide production. Food Chemistry, 173, 231–237. https://doi.org/10.1016/j.foodchem.2014.09.170
  11. Gupta, A. D., Bansal, V. K., Babu, V., & Maithil, N. (2013). Chemistry, antioxidant and antimicrobial potential of nutmeg (Myristica fragrans Houtt). Journal of Genetic Engineering and Biotechnology, 11, 25–31. https://doi.org/10.1016/j.jgeb.2012.12.001
  12. Checker R, Chatterjee S, Sharma D, Gupta S, Variyar P, Sharma A, Poduval T. (2008). Immunomodulatory and radioprotective effects of lignans derived from fresh nutmeg mace (Myristica fragrans) in mammalian splenocytes. International Immunopharmacology, 8(5), 661–669. https://doi.org/10.1016/j.intimp.2008.01.012
  13. Smith-Palmer A, Stewart J, Fyfe L. (2002). Inhibition of listeriolysin O and phosphatidylcholine-specific production in Listeria monocytogenes by subinhibitory concentrations of plant essential oils. Journal of Medical Microbiology, 51(7), 567–608. https://doi.org/10.1099/0022-1317-51-7-567
  14. Valente VM, Jham GN, Dhingra OD, Ghiviriga I. (2011). Composition and antifungal activity of the Brazilian Myristica fragrans Houtt essential oil. Journal of Food Safety, 31, 197–202. https://doi.org/10.1111/j.1745-4565.2010.00285.x
  15. Dzotam, J., Simo, I., Bitchagno, G., Çelik, I., Ekti’s, S., Wackam, V., Tane, P., & Kuete, V. (2018). Further antibacterial compounds from Myristica fragrans. Invest Med Chem Pharmacol, 1, 1–5. https://doi.org/10.31183/imcp.2018.00015
  16. Moteki H, Usami M, Katsuzaki H, Imai K, Hibasami H, Komiya T. (2002). Inhibitory effects of spice extracts on the growth of human lymphoid leukemia Molt 4B cells. J Jpn Soc Food Sci Technol, 49, 688–691. https://doi.org/10.3136/nskkk.49.688.
  17. Thuong PT, Hung TM, Khoi NM, Nhung HTM, Chinh NT, Quy NT, Jang TS, Na M (2014). Cytotoxic and anti-tumor activities of lignans from the seeds of Vietnamese nutmeg Myristica fragrans. Arch Pharm Res, 37(3), 399-403. https://doi.org/10.1007/s12272-013-0185-4
  18. Seneme, E. F., Dos Santos, D. C., Silva, E. M. R., Franco, Y. E. M., & Longato, G. B. (2021). Pharmacological and Therapeutic Potential of Myristicin: A Literature Review. Molecules (Basel, Switzerland), 26(19), 5914. https://doi.org/10.3390/molecules26195914
  19. Kareem MA, Gadhamsetty SK, Shaik AH, Prasad EM, Kodidhela LD (2013). Protective effect of nutmeg aqueous extract against experimentally-induced hepatotoxicity and oxidative stress in rats. Journal of Ayurveda and Integrative Medicine, 4, 216-223. https://doi.org/10.4103/0975-9476.123704
  20. Morita T, Jinno K, Kawagishi H, Arimoto Y, Suganuma H, Inakuma T, Sugiyama K (2003). Hepatoprotective effect of myristicin from nutmeg (Myristica fragrans) on lipopolysaccharide/d-galactosamine-induced liver injury. J Agric Food Chem, 51(6), 1560-1565. https://doi.org/10.1021/jf020946n
  21. Cuong TD, Hung TM, Han HY, Sik Roh H, Seok J-H, Lee JK, Jeong JY, Choi JS, Kim JA, Min BS (2014). Potent acetylcholinesterase inhibitory compounds from Myristica fragrans. Natural Product Communications, 9, 499-502. https://doi.org/10.1177/1934578X1400900418.
  22. Sathya S, Amarasinghe N, Jayasinghe L, Araya H, Fujimoto Y. (2020). Enzyme inhibitors from the aril of Myristica fragrans. S African Journal of Botany, 130, 172–176. https://doi.org/10.1016/j.sajb.2019.12.020
  23. Kang, J. W., Min, B. S., & Lee, J. H. (2013). Anti-platelet Activity of Erythro-(7S, 8R)-7-acetoxy-3, 4, 3′, 5′-tetramethoxy-8-O-4′-neolignan from Myristica fragrans. Phytotherapy Research, 27(11), 1694–1699. https://doi.org/10.1002/ptr.4923.
  24. Rathee, J. S., Patro, B. S., Brown, L., & Chattopadhyay, S. (2016). Mechanism of the anti-hypertensive property of the naturally occurring phenolic, malabaricone C in DOCA-salt rats. Free Radical Research, 50(2), 111–121. https://doi.org/10.3109/10715762.2015.1112005

© Wikiherbalist - all rights reserved - 2025
Un progetto Open Source Contribuisci