Fitochimica
L’olio essenziale di Origanum vulgare è particolarmente ricco di monoterpeni, con una prevalenza di carvacrolo e timolo, composti cui si attribuiscono le principali attività antimicrobiche.
- Monoterpeni: timolo, γ-terpinene, carvacrolo, p-cimene, linalolo, geraniolo, acetato di linalile, β-mircene, composti di sabinile, sabinene, α-thujene, α-pinene, borneolo
- Sesquiterpenoidi: β-bisabolene, β-cariofillene, spathulenolo, germacrene-D
- Acidi fenolici: acido rosmarinico
- Flavonoidi: luteolina, apigenina
- Triterpenoidi: acido ursolico, acido oleanolico
- Steroli: β-sitosterolo
- Alcoli alifatici: triacontanolo
- Acidi grassi: acido linoleico, acido oleico, acido stearico, acido palmitico
- Vitamina E: γ-tocoferolo, α-tocotrienolo, γ-tocotrienolo
- Glucosidi: acido 12-idrossijasmonico 12-O-β-glucopiranoside, p-menth-3-ene-1,2-diol 1-O-β-glucopiranoside
- Esteri e idrocarburi: estere metilico dell’acido esadecanoico, estere metilico dell’acido 9,12-octadecadienoico, estere metilico dell’acido 9,12,15-octadecatrienoico, ciclotetracosano, 1-eicosanolo
Questi costituenti spiegano le numerose attività farmacologiche dell’origano, in particolare l’effetto antimicrobico, antinfiammatorio e antiossidante. La presenza di flavonoidi e acidi fenolici è responsabile dell’azione antiradicalica, mentre i triterpeni e steroli mostrano potenziale antinfiammatorio e ipocolesterolemizzante.



