Indice

Proprietà terapeutiche

  • Ansiolitica
  • Antidepressiva
  • Antidiabetica
  • Antimicotica
  • Antinfiammatoria
  • Antiossidante
  • Antireumatica
  • Antitumorale
  • Antivirale
  • Gastroprotettrice

Nome scientifico

Hypericum perforatum L.

Parti usate

Sommità fiorite

Foglie

Nome comune

Iperico

Erba di San Giovanni

Fitochimica

Tra i principali composti di Hypericum perforatum L. sono stati identificati i flavonoidi, come rutina, iperoside, quercitrina, isoquercitrina e quercetina, molecole note per le loro proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Un’attenzione particolare va ai derivati prenilati del floroglucinolo, fra cui iperforina e adiperforina, ritenuti responsabili dell’attività antidepressiva della pianta attraverso la modulazione di diversi neurotrasmettitori.

Sono inoltre presenti i naftodiantroni, rappresentati principalmente da ipericina e pseudoipericina, composti che contribuiscono sia all’effetto antidepressivo sia alla potenziale fotosensibilizzazione dell’iperico. Tra gli altri costituenti rilevati figurano gli acidi fenolici, come l’acido clorogenico, che rafforzano le proprietà antiossidanti della pianta.

Completano il quadro fitochimico alcuni xantoni e alcaloidi, presenti in quantità minori, oltre a lipidi, resine e una quota di olio essenziale, che conferisce parte delle caratteristiche aromatiche tipiche della droga [11].

Botanica

L’iperico è una pianta erbacea perenne originaria dell’Europa, del Sud Africa, dell’Asia, del Nord e Sud America e dell’Australia, appartenente alla famiglia delle Hypericaceae.

La pianta ha un’altezza media che varia dai 30 ai 60 cm, e può raggiungere fino a un metro in condizioni ideali. Il suo fusto è eretto e ramificato, solitamente di colore verde o rossastro, e presenta due bordi rialzati lungo l’intera lunghezza.
Le foglie sono opposte, sessili (cioè prive di picciolo), oblunghe e di colore verde brillante. Sono particolarmente interessanti perché, se osservate alla luce, presentano piccoli punti traslucidi che sembrano “fori”: da qui il nome “perforatum“. Questi “fori” sono in realtà ghiandole contenenti olio essenziale.

I fiori dell’iperico si sviluppano in cime terminali durante i mesi più caldi dell’anno. Sono di colore giallo brillante e presentano un elevato numero di stami, che formano un fascio centrale. I petali, solitamente cinque, mostrano sul margine delle piccole ghiandole nere.

Il frutto è una capsula ovoidale che contiene numerosi semi di piccole dimensioni. Quando maturo, il frutto si apre liberando i semi.

Raccolta

Il tempo balsamico dell’iperico corrisponde alla piena estate. Per la raccolta si procede tagliando le parti aeree della pianta, principalmente fiori e foglie, utilizzando forbici ed evitando di strappare o danneggiare la pianta.

Una volta raccolto, l’iperico deve essere essiccato per preservarne i principi attivi. L’essiccazione deve avvenire in un luogo ben ventilato, asciutto e possibilmente buio, poiché la luce può degradare alcuni dei composti attivi. Le parti della pianta vengono disposte in un unico strato su telai o griglie, evitando sovrapposizioni che potrebbero causare muffe o deterioramenti. L’essiccazione dovrebbe durare fino a quando le parti non si spezzano al tocco, in genere una o due settimane.

Una volta essiccate, le parti dell’iperico possono essere conservate in contenitori di vetro ermetici, lontano da fonti di calore e luce diretta. È importante controllare periodicamente i contenitori per assicurarsi che non si sviluppino muffe o altri segni di deterioramento. Se conservata correttamente, la droga essiccata può mantenere le sue proprietà per un anno o più.

Modalità d’uso

  • Infuso: solitamente si utilizzano 1-2 cucchiaini di fiori essiccati per tazza. I fiori vengono poi ricoperti con acqua bollente e lasciati in infusione per circa 10 minuti prima di filtrare. L’infuso può essere bevuto fino a tre volte al giorno.
  • Tintura madre: quella che si trova in commercio viene generalmente assunta seguendo le indicazioni del produttore, ma una posologia comune è di 10-30 gocce, da 1 a 3 volte al giorno.
  • Oleolito: l’oleolito di iperico può essere applicato direttamente sulla pelle per alleviare infiammazioni e bruciature. Si ottiene lasciando macerare i fiori freschi di iperico in un olio vegetale per diverse settimane.

Utilizzo tradizionale

Dioscoride, in De materia medica, già parlava dell’iperico e, del genere perforatum, scriveva: “Quando si beve con un bicchiere di idromele, il frutto di questa pianta è benefico per i disturbi dell’anca. Aiuta anche ad eliminare molta bile e scorie. […] È inoltre efficace per le ustioni, quando applicato come impacco.” [1]

Nel Medioevo, l’iperico era considerato una pianta magica, con il potere di scacciare gli spiriti maligni. Era usato in cerimonie religiose, e veniva appeso sopra le porte delle case o bruciato nei rituali per proteggere da streghe, demoni e malattie. Il colore rosso dell’olio ottenuto dalla macerazione dei fiori veniva associato al potere del sangue e alla protezione.

La pianta è usata da tempo anche nella medicina tradizionale cinese, dove è conosciuta come Guan Ye Lian Qiao. È impiegata per trattare ferite, contusioni, mestruazioni irregolari, dissenteria, epatite, mastite, itterizia, emottisi e epistassi [2].

Nella medicina islamica, l’impacco di Erba di San Giovanni veniva utilizzato per ferite infettive, ustioni e lividi. Sono stati menzionati effetti lassativi legati ai semi della pianta. Altri usi includono il trattamento della sciatalgia: Ibn Sinâ (Avicenna) preparava un decotto di iperico nel vino e lo prescriveva per quaranta giorni consecutivi per alleviare questa condizione [3].

Ricerca scientifica

La ricerca scientifica ha fornito evidenze parziali che supportano le proprietà terapeutiche tramandate dalla tradizione riguardo all’Hypericum perforatum, oltre a identificare nuove indicazioni cliniche.

Antidepressivo

Due meta-analisi, una su 27 studi clinici (3808 pazienti) e una su 14 studi (2270 pazienti), hanno evidenziato che l’iperico ha un’efficacia paragonabile agli SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) nel trattamento della depressione lieve o moderata, con un minor numero di effetti collaterali [4, 5].

I principi attivi responsabili di questa azione sono principalmente ipericina e iperforina, che esercitano effetti sul sistema nervoso centrale, contribuendo a migliorare disturbi psichiatrici e sintomi depressivi.

Sciatalgia

Uno studio sperimentale in vivo su modelli animali ha confermato l’efficacia dell’iperico nel trattamento della sciatalgia, in linea con quanto già riportato in fonti antiche come Dioscoride e Avicenna [6].

Antivirale

Uno studio condotto sia in vitro che in vivo ha mostrato che l’iperico presenta attività antivirale significativa contro il virus della bronchite infettiva (IBV), grazie alla presenza di iperoside, quercitrina, quercetina, pseudoipericina e ipericina [7].

Antidiabetico

In studi condotti su modelli animali diabetici, l’estratto di iperico ha mostrato la capacità di ridurre l’attività di specifici enzimi epatici legati al metabolismo dei carboidrati. Contestualmente, si è osservato un aumento dei livelli di insulina nel plasma e una regolazione della produzione endogena di glucosio, grazie alla soppressione della gluconeogenesi epatica (cioè la produzione di glucosio nel fegato).
Questi risultati suggeriscono una potenziale attività antidiabetica e ipoglicemizzante da parte della pianta [8].

Protettore gastroesofageo

Uno studio in vivo ha analizzato l’effetto dell’iperico su ratti a cui era stata provocata un’ustione esofagea. L’estratto della pianta ha dimostrato effetti antinfiammatori e antifibrotici, suggerendo un potenziale uso nel trattamento di ustioni esofagee corrosive [9].

Antitumorale

Un recente studio italiano ha evidenziato come l’iperico e uno dei suoi componenti principali, iperforina, possano giocare un ruolo chiave nella lotta contro il cancro, in particolare quello colorettale.
L’iperforina sembra contrastare le infiammazioni e bloccare meccanismi che favoriscono la crescita tumorale. Inoltre, l’estratto aiuta nella gestione dei ROS (specie reattive dell’ossigeno) e nel ripristino dell’equilibrio del pH cellulare. La ricerca suggerisce anche che possa stimolare l’apoptosi (morte programmata) delle cellule tumorali [10].

Avvertenze e controindicazioni

Sono state sollevate preoccupazioni riguardo alle interazioni tra l’iperico e alcuni farmaci, tra cui warfarin, ciclosporina, teofillina, digossina, inibitori della proteasi dell’HIV, anticonvulsivanti, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, triptani e contraccettivi orali. Si consiglia che i pazienti che assumono questi farmaci interrompano l’assunzione di iperico o consultino il proprio medico curante.

A dosaggi terapeutici (fino a 6 g di droga), sono stati riferiti lievi disturbi gastrointestinali, nausea, irrequietezza, stanchezza, emicrania o reazioni di ipersensibilità.

Il sovradosaggio può portare a gravi reazioni fototossiche (eruzioni, prurito, eritema). Fotosensibilità si è manifestata con singole somministrazioni di 3,5 g.

Riferimenti

  1. Beck, L. Y. (Trad.). (2005). Pedanius Dioscorides of Anazarbus: De materia medica. Olms – Weidmann.
  2. Zhang R, Ji Y, Zhang X, Kennelly EJ, Long C. Ethnopharmacology of Hypericum species in China: A comprehensive review on ethnobotany, phytochemistry and pharmacology. J Ethnopharmacol. 2020 May 23;254:112686. doi: 10.1016/j.jep.2020.112686. Epub 2020 Feb 23. PMID: 32101776.
  3. Nobakht, S. Z., Akaberi, M., Mohammadpour, A. H., Tafazoli Moghadam, A., & Emami, S. A. (2022). Hypericum perforatum: Traditional uses, clinical trials, and drug interactions. Iranian journal of basic medical sciences, 25(9), 1045–1058. https://doi.org/10.22038/IJBMS.2022.65112.14338
  4. Ng QX, Venkatanarayanan N, Ho CY. Clinical use of Hypericum perforatum (St John’s wort) in depression: A meta-analysis. J Affect Disord. 2017 Mar 1;210:211-221. doi: 10.1016/j.jad.2016.12.048. Epub 2017 Jan 3. PMID: 28064110.
  5. Zhao X, Zhang H, Wu Y, Yu C. The efficacy and safety of St. John’s wort extract in depression therapy compared to SSRIs in adults: A meta-analysis of randomized clinical trials. Adv Clin Exp Med. 2023 Feb;32(2):151-161. doi: 10.17219/acem/152942. PMID: 36226689.
  6. Uslusoy, F. et al. (2019). Hypericum perforatum L. supplementation protects sciatic nerve injury-induced apoptotic, inflammatory and oxidative damage to muscle, blood and brain in rats. Journal of Pharmacy and Pharmacology, 71, 83–92.
  7. Chen H, Muhammad I, Zhang Y, Ren Y, Zhang R, Huang X, Diao L, Liu H, Li X, Sun X, Abbas G, Li G. Antiviral Activity Against Infectious Bronchitis Virus and Bioactive Components of Hypericum perforatum L. Front Pharmacol. 2019 Oct 29;10:1272. doi: 10.3389/fphar.2019.01272. PMID: 31736754; PMCID: PMC6830131.
  8. Rafailovska E, Tushevski O, Shijakova K, Simic SG, Kjovkarovska SD, Miova B. Hypericum perforatum L. extract exerts insulinotropic effects and inhibits gluconeogenesis in diabetic rats by regulating AMPK expression and PKCε concentration. J Ethnopharmacol. 2023 Feb 10;302(Pt A):115899. doi: 10.1016/j.jep.2022.115899. Epub 2022 Nov 4. PMID: 36336219.
  9. Sümeli R, Cömert HSY, Sarıhan H, İmamoğlu M, Saygın İ. Effectiveness of Hypericum perforatum Extract in the Treatment of Corrosive Esophageal Burns. J Invest Surg. 2022 Mar;35(3):647-652. doi: 10.1080/08941939.2021.1921083. Epub 2021 May 17. PMID: 33998353.
  10. Menegazzi M, Masiello P, Novelli M. Anti-Tumor Activity of Hypericum perforatum L. and Hyperforin through Modulation of Inflammatory Signaling, ROS Generation and Proton Dynamics. Antioxidants (Basel). 2020 Dec 28;10(1):18. doi: 10.3390/antiox10010018. PMID: 33379141; PMCID: PMC7824709.
  11. Alahmad, A., Alghoraibi, I., Zein, R., Kraft, S., Dräger, G., Walter, J.-G., & Scheper, T. (2022). Identification of major constituents of Hypericum perforatum L. extracts in Syria by development of a rapid, simple, and reproducible HPLC-ESI-Q-TOF MS analysis and their antioxidant activities. ACS Omega, 7(16), 13475–13493. https://doi.org/10.1021/acsomega.1c06335
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