Indice

Proprietà terapeutiche

  • Antiallergica
  • Antibatterica
  • Antidiabetica
  • Antimicotica
  • Antinfiammatoria
  • Antiossidante
  • Carminativa
  • Digestiva
  • Diuretica
  • Epatoprotettrice

Nome scientifico

Juniperus communis L.

Parti usate

Bacche

Parti aeree

Corteccia

Nome comune

Ginepro

Ginepro comune

Fitochimica

Le bacche di Juniperus communis contengono una vasta gamma di composti bioattivi. I principali flavonoidi includono apigenina, rutina, luteolina, quercetina, scutellareina, nepetina, amentoflavone, bilobetina, cupressuflavone, hinokiflavone, biflavoni, isocriptomerina, sciadopitina e isoquercetina. I terpeni, in particolare gli idrocarburi terpenici, sono presenti in alte concentrazioni: limonene, α-pinene, β-pinene, sabinene, mircene, d-α-pinene, canfene, diidroiunene, cadinene, canfora, terpinen-4-ol, mirtrenolo, β-citronellolo, linalolo, idrocanfene, borneolo, germacrene B e D, α- e β-selinene, α-umulene, epi-α-bisabololo, α-muurolene, β- e δ-elemene, α-cadinolo, spathulenolo, eudesmolo, viridiflorolo, germacrene D-4-olo, ossido di cariofillene.

Tra gli acidi si trovano acido ascorbico (vitamina C), acido formico, acido malico, acido glicolico e acido acetico. Il ginepro contiene anche cumarine come l’umbelliferone, diterpeni biciclici (es. acido imbricatolico, acido isocupressico, ariltetralina, junicedral, acido comunicante, altri acidi diterpenici), tannini, cere, gomme, lignine e sesquiterpeni come cedrano, longifolano.

Tra i composti elencati, molti appartengono alla famiglia dei flavonoidi, noti per le loro proprietà antiossidanti, mentre i terpeni (tra cui limonene e α-pinene) contribuiscono alle proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie. I tannini, presenti anche in altre piante officinali come la betulla e il timo, conferiscono azione astringente e protettiva delle mucose.

Botanica

Il Juniperus communis, comunemente conosciuto come ginepro, è un arbusto o un piccolo albero sempreverde a lenta crescita, appartenente alla famiglia delle Cupressaceae. Originario di Europa, Asia meridionale e Nord America, questa specie si adatta bene a condizioni di scarsa disponibilità idrica. Si trova spesso in zone dove altre piante faticano a sopravvivere, in particolare predilige le aree montane e i climi mediterranei caratterizzati da siccità estiva.
Può crescere fino a 10 metri di altezza, ma solitamente si mantiene tra i 5-6 metri.
Il fusto appare tortuoso e ramificato sin dalla base in modo ascendente; la corteccia grigio-rossastra è sfaldata in strisce.
Le foglie, aghiformi e lanceolate con apici pungenti, si raggruppano in verticilli di tre, con un colore che varia dal verde intenso al verde-blu, con striature chiare sulla pagina inferiore.
Essendo una pianta dioica, alcune hanno solo fiori maschili e altre fiori femminili. I fiori maschili si presentano come strobili gialli, di forma sferico-ovoide, con dimensioni di circa 5 mm. Quelli femminili sono invece sferici e dotati di brattee carnose di colore verde.
I frutti subsferici emanano un aroma di trementina e hanno un gusto amaro. Questi “frutti” sono in realtà pseudo bacche, dette galbuli, generate dalla trasformazione delle brattee apicali, inizialmente verdi e poi bluastre a maturazione.

Raccolta

Il ginepro fiorisce in primavera, periodo in cui è possibile raccogliere le gemme. I frutti si raccolgono invece tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno (secondo anno).

Modalità d’uso

Il ginepro è principalmente conosciuto per le sue bacche, che vengono utilizzate come spezia. Queste bacche hanno un sapore leggermente piccante e legnoso, molto caratteristico, utilizzato spesso in abbinamento a piatti a base di selvaggina, si sposa bene anche con verdure. Le bacche sono anche un ingrediente fondamentale nel gin.

  • Infuso: mettere in infusione un cucchiaio di bacche schiacciate in 250-300 ml di acqua bollente per circa 10 minuti. Filtrare e bere 2-3 tazze il giorno.
  • Olio essenziale: se indicato per uso interno, se ne possono assumere da 1 a 3 gocce, fino a un massimo di 3 volte al giorno, disperse su un cucchiaino di miele o su una zolletta di zucchero. Per uso esterno aggiungere poche gocce in acqua bollente per inalazioni e suffumigi oppure diluire al 40% in olio vegetale e massaggiare contro i dolori reumatici.
  • Tintura: assumere fino a 20-30 gocce, diluite in un bicchiere d’acqua, due volte al giorno. È importante non eccedere nelle dosi a causa della potenziale tossicità a dosi elevate.

Utilizzo tradizionale

Le bacche di ginepro sono state a lungo utilizzate come medicinale da molte culture. Le tribù dell’America occidentale mescolavano le bacche di J. communis con la corteccia della radice di berberis in un tè alle erbe. Le bacche sono utilizzate nella medicina tradizionale turca come diuretico, antisettico e per il trattamento di problemi gastrointestinali. Il potenziale anti-infiammatorio del ginepro è stato empiricamente stabilito e trasmesso nella medicina popolare di diversi paesi in tutta Europa. I frutti della pianta sono stati tradizionalmente utilizzati per il trattamento dell’emicrania, dell’artrite reumatoide e della gotta. I nativi americani usavano le bacche di J. communis come contraccettivo femminile così come agente anoressizzante e nel trattamento del diabete [1].

Ricerca scientifica

Attività antiossidante

Gli estratti di bacche di ginepro dimostrano una marcata attività antiossidante, evidenziata da studi che includono test di neutralizzazione dei radicali liberi in vitro e l’analisi del loro potenziale chelante dei metalli. Questi estratti, sia in forma acquosa che etanolica, mostrano una significativa attività antiossidante alle concentrazioni di 20, 40 e 60 μg/ml, sottolineando un efficace potere riducente, capacità chelante dei metalli e azione di neutralizzazione dei radicali liberi [2]. Anche gli oli essenziali ottenuti dalle bacche di diverse specie di ginepro hanno dimostrato attività antiossidante [3], principalmente attribuita al trasferimento di elettroni. L’effetto bloccante dei processi di ossidazione, dovuto all’aumento dell’attività di enzimi antiossidanti come superossido dismutasi, catalasi e glutatione perossidasi, e la riduzione della perossidazione lipidica sono stati confermati [4]. La composizione chimica e la concentrazione delle componenti dell’olio influenzano l’attività anti-radicalica, con i terpeni idrocarburi che prevalgono, evidenziando un ruolo significativo nell’inibizione della perossidazione lipidica [5,6]. I polifenoli e i loro esteri, isolati dal frutto di J. communis, hanno dimostrato proprietà antiossidanti significative, rendendo il ginepro una fonte naturale e facilmente accessibile di antiossidanti [7,8].

Attività neuroprotettiva

Gli estratti di Juniperus communis hanno dimostrato un effetto protettivo sui tessuti nervosi, migliorando anche la memoria operativa negli animali. Questi risultati suggeriscono un possibile impiego come alternativa terapeutica per patologie neurodegenerative croniche, come il morbo di Parkinson e la malattia di Alzheimer.
In particolare, l’estratto metanolico ha mostrato efficacia in modelli animali con Parkinson indotto da reserpina [8,9], e un marcato effetto neuroprotettivo contro i sintomi simil-parkinsoniani indotti da clorpromazina [11]. Inoltre, l’inalazione prolungata (21 giorni) di oli volatili ha migliorato i deficit cognitivi causati da amiloide-β in modelli murini di Alzheimer.

Attività antidiabetica

La somministrazione orale di un decotto di bacche di ginepro ha ridotto in modo significativo i livelli di glucosio nel sangue nei ratti sani. Un effetto simile è stato osservato anche nei ratti diabetici trattati quotidianamente per 24 giorni, suggerendo che il ginepro possa agire tramite attività simil-insulinica o stimolando la rigenerazione del pancreas, soprattutto in assenza di danni permanenti [13].
Anche l’estratto etanolico ha mostrato effetti ipoglicemici nei ratti diabetici, con benefici nel ridurre colesterolo, trigliceridi e LDL, e contemporaneo aumento delle HDL [14]. Inoltre, l’olio essenziale ha evidenziato un calo significativo di colesterolo e trigliceridi in modelli animali con ipercolesterolemia [15].

Attività epatoprotettiva

Gli estratti etanolici e acquosi delle bacche di ginepro hanno evidenziato la capacità di ridurre i marcatori ematici di danno epatico, come aspartato e alanina aminotransferasi, fosfatasi alcalina e bilirubina, in un modello animale di epatotossicità da tetracloruro di carbonio [16].
In aggiunta, l’estratto in acetato di etile delle foglie ha dimostrato un effetto epatoprotettivo contro i danni epatici da paracetamolo, con significativa riduzione del danno rispetto ai ratti non trattati [8].

Attività antibatterica e antimicotica

L’olio essenziale estratto dalle bacche di ginepro ha mostrato attività inibitoria contro diversi ceppi batterici, in particolare verso Staphylococcus aureus ed Escherichia coli [17,18].
Parallelamente, estratti delle foglie hanno evidenziato attività antimicotica, soprattutto contro Aspergillus flavus [19], Aspergillus niger e Penicillium hirsutum [20].

Attività antinfiammatoria

Evidenza scientifica dell’attività antinfiammatoria del ginepro viene da diversi studi in vitro e in vivo, che hanno mostrato anche attività antistaminiche [20]. Ad esempio, è stato dimostrato che l’estratto acquoso di ginepro inibisce del 55% la sintesi di prostaglandine e del 78% l’esocitosi indotta dal fattore di attivazione piastrinica [21].

Avvertenze e controindicazioni

Alcuni studi hanno evidenziato dati contrastanti sulla sicurezza dell’olio essenziale, a causa della presenza di idrocarburi potenzialmente nefrotossici.
Il ginepro non deve essere utilizzato in caso di ipersensibilità o allergie verso uno o più componenti, nè in gravidanza e allattamento o periodo pre-operatorio.
Va evitata l’assunzione in caso di insufficienza renale e in presenza di glomerulonefriti e gastroenteriti.
Può interagire con farmaci diuretici e ipoglicemizzanti orali.

Riferimenti

  1. Raina, R., Verma, P. K., Peshin, R., & Kour, H. (2019). Potential of Juniperus communis L as a nutraceutical in human and veterinary medicine. Heliyon, 5(8), e02376. https://doi.org/10.1016/j.heliyon.2019.e02376
  2. Elmastaş, M., Gülçin, I., Beydemir, Ş., İrfan Küfrevioğlu, Ö., & Aboul‐Enein, H. Y. (2006). A study on the in vitro antioxidant activity of juniper (Juniperus communis L.) fruit extracts. Analytical letters, 39(1), 47-65.
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  4. Höferl M, Stoilova I, Schmidt E, Wanner J, Jirovetz L, Trifonova D, Krastev L, Krastanov A. Chemical Composition and Antioxidant Properties of Juniper Berry (Juniperus communis L.) Essential Oil. Action of the Essential Oil on the Antioxidant Protection of Saccharomyces cerevisiae Model Organism. Antioxidants (Basel). 2014 Feb 24;3(1):81-98. doi: 10.3390/antiox3010081. PMID: 26784665; PMCID: PMC4665443.
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