Proprietà terapeutiche

  • Antinfiammatoria
  • Antiossidante
  • Lassativa

Nome scientifico

Portulaca oleracea L.

Parti usate

Parti aeree (Herba Portulacae)

Nome comune

Portulaca

Porcellana

Rughetta

Porcacchia

Erba fratesca

Fitochimica

La Portulaca oleracea, nota anche come porcellana comune, è ricca di sostanze fitochimiche, tra cui alcaloidi, catecolamine, acidi fenolici, flavonoidi e betalaine. Gli alcaloidi, come le oleraceine e la scopoletina, variano da strutture semplici a composti più complessi con attività citotossica. Le catecolamine, quali dopamina e noradrenalina, sono sintetizzate dalla pianta come ammine bioattive. Gli acidi fenolici, tra cui l'acido caffeico e l'acido ferulico, derivano da strutture benzoiche e cinnamiche, conferendo alla pianta proprietà antiossidanti. I flavonoidi, inclusi quercetina e kaempferolo, svolgono molteplici funzioni biologiche. Le betalaine, pigmenti idrosolubili, conferiscono colorazione alla pianta e possiedono anch'esse proprietà antiossidanti [1].

Fitochimica

La Portulaca oleracea L, nota anche come porcellana comune, è una pianta ricca di composti fitochimici bioattivi. Tra i principali costituenti si annoverano:

  • Alcaloidi
    Tra cui oleraceine e scopoletina, con strutture che variano da semplici a complesse e mostrano potenziale attività citotossica.
  • Catecolamine
    Come dopamina e noradrenalina, ammine bioattive sintetizzate direttamente dalla pianta.
  • Acidi fenolici
    Comprendono l’acido caffeico e l’acido ferulico, derivati da strutture benzoiche e cinnamiche, noti per la loro azione antiossidante.
  • Flavonoidi
    Inclusi la quercetina e il kaempferolo, che contribuiscono a molteplici attività biologiche della pianta, tra cui effetti antiossidanti, antinfiammatori e vasoprotettivi.
  • Betalaine
    Pigmenti idrosolubili responsabili della colorazione della pianta, anch’essi dotati di attività antiossidante.

Questi costituenti supportano le numerose proprietà terapeutiche attribuite alla Portulaca oleracea, comprese quelle antinfiammatorie, ipoglicemizzanti, epatoprotettive e antiossidanti.

Botanica

La portulaca comunemente chiamata porcellana o porcacchia, o erba fratesca, è una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Portulacaceae. Questa specie è caratterizzata da un portamento prostrato, foglie succulente e fiori gialli che si aprono durante le ore di sole. Le foglie sono succulente di forma spatolata od obovata e possono raggiungere una lunghezza di 3-5 cm, mentre i fiori, che sbocciano in estate, sono piccoli e di colore giallo brillante. Distribuita in tutto il mondo, la Portulaca oleracea cresce in ambienti temperati e tropicali, prediligendo terreni ben drenati e soleggiati. È spesso considerata una pianta infestante, ma è anche apprezzata per le sue proprietà nutrizionali e medicinali. Si trova comunemente in giardini, terreni incolti e lungo i bordi delle strade.

Raccolta

Il periodo balsamico per la raccolta della Portulaca oleracea coincide con la fase di fioritura, generalmente in estate. Le parti utilizzate sono le foglie e i fusti, che possono essere raccolti manualmente. È consigliabile raccogliere la pianta al mattino, quando il contenuto di principi attivi è più elevato. Per la conservazione, le foglie fresche possono essere essiccate all’ombra in un luogo ventilato, mantenendo così intatte le loro proprietà. Una volta essiccate, possono essere conservate in contenitori di vetro scuro per proteggerle dalla luce e dall’umidità.

Modalità d’uso

La Portulaca oleracea è utilizzata in fitoterapia in diverse forme:

  • Tintura madre: se ne assumono solitamente 30-50 gocce in acqua, 2-3 volte al giorno.
  • Decotto: preparare un infuso con 1-2 cucchiai di foglie essiccate in 250 ml di acqua, da bere 2 volte al giorno.
  • Estratto secco: assumere 300-600 mg al giorno, suddivisi in più dosi.
  • Polvere: utilizzare 1-2 cucchiaini di polvere di foglie essiccate in smoothie o yogurt.

Utilizzo tradizionale

Tradizionalmente, la Portulaca oleracea è stata utilizzata nella medicina popolare per le sue proprietà antinfiammatorie, diuretiche e antiossidanti. In molte culture, le foglie fresche sono state consumate come verdura, mentre infusi e decotti sono stati impiegati per trattare disturbi gastrointestinali e infiammazioni. Numerosi studi etnobotanici suggeriscono che venga usata dalle comunità indigene come rimedio per diverse malattie, tra cui diabete, infezioni urinarie, malattie renali e cardiovascolari, diarrea, mal di testa, ulcere e morsi di serpenti e insetti.
Il suo utilizzo è menzionato in testi antichi come Materia Medica di Dioscoride, il Canone della medicina di Avicenna e la Charaka Samhita, un testo sanscrito sulla medicina tradizionale indiana. È usata anche nei sistemi di medicina tradizionale cinese e persiana [1]

Ricerca scientifica

Attività lassativa

Un recente studio, pubblicato nel 2022, ha esaminato l’efficacia dell’estratto di P. oleracea nel trattamento della costipazione funzionale con uno studio clinico randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo. Nello studio sono stati coinvolti 60 pazienti, divisi in due gruppi e trattati con estratto secco da 480mb/die o con un placebo per 8 settimane. I pazienti sottoposti al trattamento con l’estratto di portulaca hanno mostrato significativi miglioramenti nella motilità intestinale e in generale nella qualità della vita [2]

Attività epatoprotettiva

Nel 2019, uno studio condotto da Gheflati, Adelnia e Nadjarzadeh ha esplorato gli effetti del consumo di semi di portulaca (Portulaca oleracea) sui profili metabolici di pazienti affetti da steatosi epatica non alcolica. Integrando una dieta ipocalorica con 10 g di semi di portulaca al giorno, i pazienti hanno mostrato significativi miglioramenti nei livelli di glucosio nel sangue, resistenza all’insulina e profilo lipidico, suggerendo un potenziale beneficio terapeutico dei semi di portulaca nella gestione di questa condizione epatica [3]
Successivamente, nel 2021, un altro studio clinico randomizzato in doppio cieco ha investigato l’impatto dell’estratto idroalcolico di portulaca su pazienti affetti dalla stessa condizione. Con la somministrazione di 300 mg dell’estratto o un placebo per 12 settimane a 74 pazienti, l’estratto ha mostrato alcuni miglioramenti nei livelli iniziali di alcuni parametri come gli enzimi epatici e i profili lipidici, ma tali miglioramenti non sono risultati statisticamente significativi rispetto ai cambiamenti osservati nel gruppo placebo [7].

Attività anti-infiammatoria

Uno studio condotto presso l’ospedale Razi in Iran ha esplorato l’efficacia dell’estratto di Portulaca oleracea L. per trattare l’eczema cronico delle mani. I risultati dopo quattro settimane di trattamento indicano una significativa riduzione di screpolature, prurito e secchezza della pelle nei soggetti trattati rispetto al gruppo placebo, suggerendo potenziali benefici della portulaca come agente terapeutico anti-infiammatorio per l’eczema [4].
Inoltre, uno studio clinico controllato randomizzato in doppio cieco ha dimostrato l’efficacia del gel di portulaca al 5% e al 10% nella gestione del lichen planus orale, confrontandolo con il triamcinolone acetonide allo 0,1%. La portulaca, nota per le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, ha mostrato un miglioramento clinico significativo, proponendosi come un’alternativa sicura rispetto ai corticosteroidi tradizionalmente impiegati [9]

Attività antimenorragica

I semi di Portulaca oleracea dimostrano un’efficace riduzione della durata e del volume del sanguinamento in donne affette da sanguinamento uterino anomalo che non rispondono ai trattamenti standard. Uno studio pilota ha rivelato che l’80% delle pazienti ha sperimentato una normalizzazione del flusso mestruale dopo l’assunzione di questi semi [5].

Attività ipolipidemica e antidiabetica

Le proprietà antidiabetiche dei semi di Portulaca oleracea sono state confermate in uno studio su pazienti con diabete di tipo 2. L’assunzione regolare di questi semi ha portato a una significativa riduzione dei livelli di glucosio nel sangue, migliorando anche il profilo lipidico e aumentando la sensibilità all’insulina. Questi benefici sono attribuiti alla presenza di acidi grassi polinsaturi, flavonoidi e polisaccaridi nei semi [6].
Parallelamente gli stessi semi hanno mostrato un significativo effetto ipolipidemico in adolescenti obesi, come riportato da uno studio controllato e randomizzato del 2014. Il trattamento quotidiano con 1 g di semi per un mese ha ridotto i livelli di colesterolo LDL e trigliceridi, sottolineando l’efficacia degli interventi non farmacologici nel trattamento della dislipidemia giovanile [8].

Avvertenze e controindicazioni

Sebbene la Portulaca oleracea sia generalmente considerata sicura, è importante prestare attenzione a possibili effetti collaterali. Un dosaggio eccessivo può causare disturbi gastrointestinali, come diarrea e crampi addominali. Inoltre, la pianta può interagire con farmaci diuretici e anticoagulanti, pertanto si consiglia di consultare un medico prima di iniziare qualsiasi trattamento a base di Portulaca oleracea. È sconsigliata in caso di allergie a uno o più dei componenti.
Non ci sono studi che ne suggeriscano l’uso in gravidanza e allattamento.

Riferimenti

  1. Kumar, A., Sreedharan, S., Kashyap, A. K., Singh, P., & Ramchiary, N. (2021). A review on bioactive phytochemicals and ethnopharmacological potential of purslane (Portulaca oleracea L.). Heliyon, 8(1), e08669.
  2. Bang, K. B., Choi, J. H., Park, J. H., Lee, S., Rho, M. C., Lee, S. W., Lee, S., & Shin, J. E. (2022). Effect of Portulaca oleracea L. extract on functional constipation: A randomized, double-blind, placebo-controlled trial. Saudi Journal of Gastroenterology, 28(4), 296–303.
  3. Gheflati, A., Adelnia, E., & Nadjarzadeh, A. (2019). The clinical effects of purslane (Portulaca oleracea) seeds on metabolic profiles in patients with nonalcoholic fatty liver disease: A randomized controlled clinical trial. Phytotherapy Research, 33(5), 1501-1509.
  4. Heydarirad, G., Rastegar, S., Haji-Abdolvahab, H., Fuzimoto, A., Hunter, J., Zare, R., & Pasalar, M. (2024). Efficacy and safety of purslane (Portulaca oleracea) for mild to moderate chronic hand eczema: A randomized, double-blind, placebo-controlled clinical trial. Explore (NY), 20(3), 401-410.
  5. Shobeiri, S. F., Sharei, S., Heidari, A., & Kianbakht, S. (2009). Portulaca oleracea L. in the treatment of patients with abnormal uterine bleeding: A pilot clinical trial. Phytotherapy Research, 23(10), 1411-1414.
  6. El-Sayed, M. I. (2011). Effects of Portulaca oleracea L. seeds in treatment of type-2 diabetes mellitus patients as adjunctive and alternative therapy. Journal of Ethnopharmacology, 137(1), 643-651.
  7. Darvish Damavandi, R., Shidfar, F., Najafi, M., Janani, L., Masoodi, M., Akbari-Fakhrabadi, M., & Dehnad, A. (2021). Effect of Portulaca Oleracea (purslane) extract on liver enzymes, lipid profile, and glycemic status in nonalcoholic fatty liver disease: A randomized, double-blind clinical trial. Phytotherapy Research, 35(6), 3145-3156.
  8. Sabzghabaee, A. M., Kelishadi, R., Jelokhanian, H., Asgary, S., Ghannadi, A., & Badri, S. (2014). Clinical Effects of Portulaca Oleracea Seeds on Dyslipidemia in Obese Adolescents: a Triple-blinded Randomized Controlled Trial. Med Arch, 68(3), 195-199.
  9. Murugan, A. J., Ganesan, A., Aniyan, Y. K., Lakshmi, K. C., & Asokan, K. (2023). Comparison of topical purslane & topical 0.1% triamcinolone acetonide in the management of oral lichen planus – a double blinded clinical trial. BMC Oral Health, 23(1), 678
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