Fitochimica
L’Eschscholzia californica è particolarmente ricca di alcaloidi (tra cui californidina, escholtzina, protopina, chelidonina, N-metillaurotetanina, allocriptopina, sanguinarina, glaugina, reticulina, cheleritrina, berberina), considerati i principali principi attivi della pianta.
Ogni alcaloide presenta una propria attività farmacologica:
- Protopina: attività bradicardizzante e antispasmodica
- Chelidonina: proprietà antispasmodiche e coleretiche
- Sanguinarina: modula il sistema nervoso simpatico
- Escholtzina: ad azione depressiva sul sistema nervoso centrale
- Glaugina: azione sedativa sulla tosse
- Berberina: effetti sedativi centrali e attività citotossica
Oltre agli alcaloidi, la pianta contiene anche:
- Flavonoidi (soprattutto derivati della quercetina)
- Fitosteroli
- Carotenoidi
- Glicosidi cianogenetici (presenti nella pianta fresca)
- Zinco
La sinergia di questi composti giustifica l’uso tradizionale della pianta come sedativo naturale, soprattutto in disturbi legati all’ansia, all’insonnia e alla tensione viscerale. [1].




