Indice

Proprietà terapeutiche

  • Analgesica
  • Antibatterica
  • Antinfiammatoria
  • Antiossidante
  • Antipsoriasica
  • Cardioprotettiva
  • Diuretica
  • Emolliente
  • Epatoprotettrice
  • Gastroprotettrice

Nome scientifico

Malva sylvestris L.

Parti usate

Fiori (Malva sylvestris flos)

Foglie (Malva sylvestris folium)

Nome comune

Malva

Malva selvatica

Fitochimica

Nelle parti edibili di Malva sylvestris sono stati individuati numerosi composti bioattivi. La pianta contiene polisaccaridi, polifenoli, carotenoidi, acidi grassi essenziali (in particolare acido α-linolenico), vitamine come acido ascorbico, niacina, tocoferolo e acido folico. Sono stati inoltre identificati tannini, flavonoidi, olio essenziale, antociani (come malvina e malvidina), mucillagini, cumarine e leucocianidine. La frazione terpenica comprende diterpeni, sesquiterpeni e monoterpeni [17].

Le mucillagini sono i composti più studiati e responsabili delle proprietà lenitive, mentre flavonoidi e antociani sono associati all’attività antiossidante e antinfiammatoria. L’insieme di questi metaboliti secondari giustifica l’uso tradizionale della malva come pianta emolliente e protettiva delle mucose [16].

Botanica

La malva è una pianta biennale o perenne della famiglia delle Malvaceae, originaria del bacino del Mediterraneo; cresce spontaneamente in Europa, Asia sud-occidentale e Nord Africa. Appartiene al genere Malva L., che comprende circa 139 specie. Oltre a Malva sylvestris, in fitoterapia è consentito l’uso di Malva neglecta.

Malva sylvestris è un’erbacea perenne, raramente annua, eretta o strisciante, che può raggiungere 60–100 cm. Il fusto è pubescente e ramificato, legnoso alla base. La radice fittonante origina una rosetta di foglie basali palmato-lobate (5–7 lobi), con lungo picciolo; le foglie cauline sono profondamente divise e alterne. I fiori, solitari o in piccoli gruppi, hanno petali bilobati di colore rosa brillante con striature viola. I frutti sono poliacheni circolari e reticolati.

Raccolta

Tempo balsamico: la malva fiorisce tra la fine della primavera e l’inizio dell’autunno. È consigliabile raccoglierla all’inizio della fioritura.

Si utilizzano le foglie e i fiori, che vengono messi a essiccare all’ombra o in essiccatoi, senza superare mai i 35 °C.

Modalità d’uso

In cucina le foglie giovani e tenere possono essere aggiunte alle insalate o cotte come gli spinaci.

  • Infuso: 1–2 g di droga triturata in 250 ml di acqua bollente, utile per irritazioni orali, faringee e tosse secca [1].
  • Decotto: 2 cucchiai di fiori in 500 ml d’acqua, sobbolliti 15 minuti, da utilizzare per impacchi su dermatite atopica [9].
  • Tintura madre: ottenuta per macerazione in acqua e alcol di fiori e foglie. Può avere azione emolliente sulle mucose infiammate e regolare il transito intestinale. Dose consigliata: 40 gtt tre volte al giorno [9].
  • Tisana: con fiori di malva associati ad altre piante lassative (frangula, lino, angelica, salvia) [9].

Utilizzo tradizionale

La Malva sylvestris è conosciuta fin dall’antichità. Dioscoride, in “De Materia Medica” (50-70 d.C.), ne descrive l’uso per diverse applicazioni mediche, come lenitivo per l’intestino e la vescica, per alleviare le punture di insetti e come emolliente per ustioni ed erisipela [2].

La malva è oggi utilizzata per trattare diversi disturbi quali tosse, raffreddore, diarrea e stitichezza [3], in particolare grazie all’alto contenuto di mucillagini, che hanno un effetto lenitivo ed emolliente sulle mucose infiammate. E’ un regolatore intestinale per anziani e bambini, importante per l’attività che esercita sulla mucosa intestinale infiammata. I fiori di malva sono efficaci nel favorire l’espettorazione e calmare la tosse per via dell’azione lenitiva a livello delle mucose bronchiali.

L’uso esterno della pianta è tradizionalmente apprezzato per alleviare le irritazioni causate da fattori atmosferici e chimici, scottature o eruzioni cutanee anche nei bambini, con impacchi e lavaggi. Grazie alle sue potenziali proprietà antinfiammatorie, astringenti e vasoprotettive, la pianta potrebbe essere utilizzata come rimedio contro le emorroidi e nella cicatrizzazione delle ulcere (anche gengive sanguinanti) e congiuntiviti.

Ricerca scientifica

Attività antinfiammatoria

In letteratura sono presenti vari studi sulle proprietà antinocicettive e anti-infiammatorie di Malva sylvestris [3]. Uno studio in vivo condotto sulla pelle di topi ha evidenziato un’efficacia potenziale della malva nel trattamento delle malattie dermatologiche, come la psoriasi, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie [4].
Recentemente, un trial clinico randomizzato e controllato in doppio cieco ha analizzato l’efficacia di una crema topica a base di estratto di M. sylvestris nella gestione della dermatite atopica nei bambini. I risultati hanno messo in luce un miglioramento significativo nella severità della dermatite, inclusi i punteggi di ispessimento della pelle, arrossamento e il punteggio totale SCORAD (SCORing Atopic Dermatitis) [8]

Attività cardioprotettiva

Uno studio in vivo ha indagato l’effetto cardioprotettivo di Malva sylvestris su ratti affetti da ischemia/reperfusione miocardica (MI/R). È emerso che il trattamento a base di malva riduce significativamente i livelli di enzimi cardiaci (AST, LDH, CK-MB) e di marcatori infiammatori (proteina C-reattiva, MIP-1α). Inoltre sono aumentati i livelli di ossido nitrico ed è migliorato il bilancio di citochine e stress ossidativo, con un’attenuazione delle risposte infiammatorie e dello stress ossidativo.
In un altro studio, il pre-trattamento con estratto di malva ha ridotto l’apoptosi delle cellule cardiache e migliorato la sopravvivenza cellulare nei modelli in vivo e in vitro [5, 6].

Attività antibatterica

Uno studio molto recente ha evidenziato una attività antibatterica della Malva sylvestris, specialmente nei confronti di batteri gram-positivi come Staphylococcus aureus e Pseudomonas aeruginosa, noti per la loro resistenza agli antibiotici. Lo studio suggerisce un potenziale uso della malva come adiuvante nel trattamento antibiotico [7].

Avvertenze e controindicazioni

L’uso della malva è controindicato in individui con ipersensibilità nota a uno o più dei suoi componenti. Non sono stati segnalati effetti indesiderati specifici. Sebbene venga tradizionalmente utilizzata anche in gravidanza, allattamento e in età pediatrica, EMA sconsiglia l’assunzione di malva nei bambini al di sotto dei 12 anni, poiché mancano dati sufficienti per stabilire la sicurezza in fascia pediatrica.
La sicurezza dell’uso della malva durante la gravidanza e l’allattamento non è stata stabilita [1].

Riferimenti

  1. Committee on Herbal Medicinal Products (HMPC). (2018). European Union herbal monograph on Malva sylvestris L., flos (EMA/HMPC/749511/2016). European Medicines Agency. Retrieved from https://www.ema.europa.eu/en/documents/herbal-monograph/draft-european-union-herbal-monograph-malva-sylvestris-l-flos-first-version_en.pdf
  2. Dioscorides, P. (2005). De materia medica (L. Y. Beck, Trans.). Olms-Weidmann.
  3. Batiha, G. E., Tene, S. T., Teibo, J. O., Shaheen, H. M., Oluwatoba, O. S., Teibo, T. K. A., Al-Kuraishy, H. M., Al-Gareeb, A. I., Alexiou, A., & Papadakis, M. (2023). The phytochemical profiling, pharmacological activities, and safety of Malva sylvestris: A review. Naunyn Schmiedebergs Arch Pharmacol, 396(3), 421-440. https://doi.org/10.1007/s00210-022-02329-w
  4. Prudente, A. S., Sponchiado, G., Mendes, D. A. G. B., Soley, B. S., Cabrini, D. A., & Otuki, M. F. (2017). Pre-clinical efficacy assessment of Malva sylvestris on chronic skin inflammation. Biomed Pharmacother, 93, 852-860. https://doi.org/10.1016/j.biopha.2017.06.083
  5. Zuo, H., Li, Y., Cui, Y., & An, Y. (2017). Cardioprotective effect of Malva sylvestris L. in myocardial ischemic/reperfused rats. Biomed Pharmacother, 95, 679-684. https://doi.org/10.1016/j.biopha.2017.08.111
  6. Xiao, Y., Oumarou, D. B., Wang, S., & Liu, Y. (2020). Circular RNA involved in the protective effect of Malva sylvestris L. on myocardial ischemic/re-perfused injury. Frontiers in pharmacology, 11, 520486. https://doi.org/10.3389/fphar.2020.520486
  7. Křížkovská, B., Hoang, L., Brdová, D., Klementová, K., Szemerédi, N., Loučková, A., Kronusová, O., Spengler, G., Kaštánek, P., Hajšlová, J., Viktorová, J., & Lipov, J. (2023). Modulation of the bacterial virulence and resistance by well-known European medicinal herbs. J Ethnopharmacol, 312, 116484. https://doi.org/10.1016/j.jep.2023.116484
  8. Meysami M, Hashempur MH, Kamalinejad M, Emtiazy M. Efficacy of Short Term Topical Malva Sylvestris L. Cream in Pediatric Patients with Atopic Dermatitis: A Randomized Double-Blind Placebo-Controlled Clinical Trial. Endocr Metab Immune Disord Drug Targets. 2021;21(9):1673-1678. doi: 10.2174/1871530320666201023125411. PMID: 33100212.
  9. Chiereghin, P. (2005). Fitoterapia per il farmacista – Dal sintomo al rimedio naturale. Tecniche Nuove.
  10. Cutillo, F., D’Abrosca, B., Dellagreca, M., Fiorentino, A., & Zarrelli, A. (2006). Terpenoids and phenol derivatives from Malva silvestris. Phytochemistry, 67(5), 481-485. https://doi.org/10.1016/j.phytochem.2005.11.023
  11. Pirbalouti, A. G., & Koohpyeh, A. (2010). Wound healing activity of extracts of Malva sylvestris and Stachys lavandulifolia. International Journal of Biology, 3(1).
  12. Farina, A., Doldo, A., Cotichini, V., Rajevic, M., Quaglia, M. G., Mulinacci, N., & Vincieri, F. F. (1995). HPTLC and reflectance mode densitometry of anthocyanins in Malva silvestris L.: A comparison with gradient-elution reversed-phase HPLC. Journal of Pharmaceutical and Biomedical Analysis, 14(1-2), 203-211. https://doi.org/10.1016/0731-7085(95)01632-5
  13. Schulz, H., Schrader, B., Quilitzsch, R., Pfeffer, S., & Krüger, H. (2003). Rapid classification of basil chemotypes by various vibrational spectroscopy methods. Journal of Agricultural and Food Chemistry, 51(9), 2475-2481. https://doi.org/10.1021/jf021139r
  14. Gasparetto, J. C., Martins, C. A., Hayashi, S. S., Otuky, M. F., & Pontarolo, R. (2012). Ethnobotanical and scientific aspects of Malva sylvestris L.: A millennial herbal medicine. Journal of Pharmacy and Pharmacology, 64(2), 172-189. https://doi.org/10.1111/j.2042-7158.2011.01383.x
  15. Billeter, M., Meier, B., & Sticher, O. (1991). 8-Hydroxyflavonoid glucuronides from Malva sylvestris. Phytochemistry, 30(3), 987-990.
  16. Batiha, G. E., Tene, S. T., Teibo, J. O., Shaheen, H. M., Oluwatoba, O. S., Teibo, T. K. A., Al-Kuraishy, H. M., Al-Gareeb, A. I., Alexiou, A., & Papadakis, M. (2023). The phytochemical profiling, pharmacological activities, and safety of Malva sylvestris: A review. Naunyn-Schmiedeberg’s Archives of Pharmacology, 396(3), 421–440. https://doi.org/10.1007/s00210-022-02329-w
  17. Cutillo, F., D’Abrosca, B., Dellagreca, M., Fiorentino, A., & Zarrelli, A. (2006). Terpenoids and phenol derivatives from Malva sylvestris. Phytochemistry, 67(5), 481–485. https://doi.org/10.1016/j.phytochem.2005.11.023
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