Indice

Proprietà terapeutiche

  • Adattogena
  • Ansiolitica
  • Antinfiammatoria
  • Antiossidante
  • Astringente
  • Cardioprotettiva
  • Immunomodulante
  • Neuro-protettiva
  • Sedativa
  • Tonica

Nome scientifico

Withania somnifera (L.) Dunal

Parti usate

Radice (Withania somnifera (L.) Dunal radix)

Nome comune

Ashwagandha

Ginseng indiano

Ciliegia d’inverno

Fitochimica

L’ashwagandha (Withania somnifera) è una pianta ricca di principi attivi che spiegano le sue numerose proprietà terapeutiche. I principali composti fitochimici includono alcaloidi come witanina, somniferina, somnina, tropina, pseudowitanina, pseudotropina, colina, cuscohigrina (forma corretta di kuskohigrin), isopeletierina e anaferina, che agiscono principalmente sul sistema nervoso centrale.
Di particolare rilievo sono i withanolidi, lattoni steroidei tipici del genere Withania, presenti anche sotto forma di glicosidi. Tra questi si segnalano i sitoindosidi VII e VIII, noti per l’azione adattogena e neuroprotettiva.
La radice contiene anche una buona quantità di sostanze minerali come ferro, calcio e magnesio, oltre a acidi fenolici (come l’acido ferulico, acido rosmarinico e acido clorogenico), dotati di proprietà antiossidanti.
Completano il profilo fitochimico fitosteroli, saponine (incluse saponine steroidee), cumarine come la scopoletina, steroli, resine, lipidi, carboidrati, acidi grassi, flavonoidi (tra cui quercetina, 3-O-rutinoside, 6,8-diidrossicampferolo e 3-O-rutinoside-7-O-glucoside) e tannini.
Questa complessa sinergia di molecole è alla base delle proprietà adattogene, antinfiammatorie, antiossidanti, neuroprotettive e immunomodulanti attribuite all’ashwagandha.

Botanica

La pianta è originaria delle regioni aride dell’India, Pakistan, Sri Lanka e parte del Medio Oriente; è stata successivamente introdotta e coltivata anche in Africa, Australia, isole Canarie e bacino del Mediterraneo; cresce in climi caldi e aridi, tipici delle zone semi-desertiche e delle terre agricole ben drenate; ha bisogno di terreni leggeri, drenati e soleggiati, ed è resistente alla siccità.
L’ashwagandha è un arbusto perenne che può crescere fino a 70 cm di altezza, con un portamento che tende ad essere eretto e ramificato.
La radice è la parte più utilizzata a scopo terapeutico: è spessa, di colore giallo o marrone chiaro, con consistenza legnosa; Il suo sapore è amaro e piccante; la radice contiene i composti principali che conferiscono alla pianta le sue proprietà medicinali (principalmente i withanoloidi).
Le foglie sono semplici, ovate, di colore verde intenso, con margini ondulati e venature evidenti. Sono opposte lungo il fusto e possono raggiungere dimensioni di 10 cm di lunghezza.
I fiori sono piccoli, giallo-verdi o bianchi, e crescono in infiorescenze durante l’estate.
Il frutto è una bacca rotonda (con tanti piccoli semi) arancione o rossa quando matura: ricorda una ciliegia; la bacca è contenuta in un calice che si gonfia a maturità.

Raccolta

La raccolta della radice avviene 6-12 mesi dopo la semina, quando la pianta ha raggiunto una maturità tale da garantire una buona qualità della radice.
Il momento ideale per la raccolta dipende dalla regione e dalle condizioni di crescita, ma in genere si effettua nei mesi autunnali quando la pianta ha completato il suo ciclo di crescita e le radici sono ben sviluppate.
Durante la raccolta bisogna esser delicati per evitare di danneggiare le radici che, una volta raccolte, si puliscono, si essiccano e si preparano per l’uso nelle formulazioni medicinali.

Modalità d’uso

L’Ashwagandha può essere utilizzata in diverse forme, a seconda delle preferenze e delle necessità. Le modalità d’uso più comuni sono:

  • Polvere di radice: la forma più tradizionale; si può mescolare con acqua, latte caldo o succhi. La dose tipica è di 3–6 grammi al giorno in polvere, eventualmente suddivisi in due assunzioni;
  • Capsule / compresse: un modo pratico per assumerla. Le dosi variano, ma di solito sono 300-600 mg al giorno, da assumere con acqua;
  • Tintura: estratto liquido della radice, generalmente preso in piccole quantità (10-30 gocce) diluite in acqua o altra bevanda, 2-3 volte al giorno;
  • Infuso: la radice essiccata può essere bollita in acqua per preparare un tè. Si consiglia di berne una tazza al giorno.

A prescindere dal tipo di forma farmaceutica, si consiglia di assumere l’ashwagandha nella prima parte di giornata; in un solo momento (a colazione) o in due momenti suddivisi per evitare fastidi gastrici.

Utilizzo tradizionale

L’ashwagandha è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae, nota anche come “ginseng indiano” o “ciliegia d’inverno”.
La storia del suo utilizzo nella medicina tradizionale indiana risale a quasi 3000 anni fa. La sua radice è stata utilizzata come afrodisiaco, sedativo, tonico, diuretico, antinfiammatorio, astringente, antielmintico e stimolante; più recentemente, nel trattamento di condizioni come bronchite, asma, ulcere, insonnia e demenza senile.
È una delle piante medicinali più importanti della medicina ayurvedica, ed oggi è utilizzata per le sue proprietà adattogene, energizzanti e tonificanti.

Ricerca scientifica

Stress: uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo sull’azione antistress della radice di ashwagandha (Withania somnifera) ha dimostrato come dopo 60 giorni di trattamento c’è stata una riduzione del 27,9% dei livelli di cortisolo rispetto al basale nel gruppo “ashwagandha”; mentre una riduzione del 7,9% nel gruppo di controllo placebo [1].
I risultati di un altro studio randomizzato in doppio cieco controllato con placebo suggeriscono che gli effetti antistress dell’ashwagandha possono verificarsi tramite il suo effetto moderatore sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, andando a ridurre la produzione del cortisolo, fonte di stress [2].

Insonnia: l’estratto di radice di ashwagandha è un potenziale induttore del sonno, ben tollerato; migliora la qualità del sonno e la latenza dell’inizio del sonno nei pazienti con insonnia a una dose di 300 mg di estratto due volte al dì [3].
Un altro studio [4] ha esplorato il ruolo dell’estratto di radice di Withania somniferra nei ratti con disturbi del sonno; il risultato ha suggerito il coinvolgimento del meccanismo GABAergico nell’effetto di promozione del sonno di Withania somniferra negli stati di sonno disturbato.

Stress ossidativo e infiammazione: uno studio [5] ha valutato i benefici dell’integrazione di Withania somnifera (WS) sul modello di ictus ischemico di occlusione dell’arteria cerebrale media (MCAO). È stato osservato un miglioramento del flusso sanguigno delle regioni cerebrali di ratti ischemici pretrattati con WS. I risultati hanno mostrato un effetto protettivo dell’integrazione di WS nell’ictus ischemico e sono indicativi della sua potenziale applicazione nella gestione dell’ictus.

Altri studi preclinici e clinici [6] suggeriscono l’uso dell’estratto di ashwagandha per le malattie neurodegenerative e altri disturbi neurologici grazie alle sue proprietà neuroprotettive; tuttavia, sono giustificati studi approfonditi per convalidare l’uso dell’estratto o dei suoi singoli costituenti per il suo uso clinico.

Prestazioni fisiche: i risultati di una revisione sistematica completa e meta-analisi bayesiana [7] hanno rivelato che l’integrazione di ashwagandha è stata più efficace del placebo nel migliorare le variabili correlate a forza/potenza, fitness cardiorespiratorio e affaticamento/recupero in uomini e donne sani. Tuttavia, sono necessari studi più comparabili su atleti/esercitatori per ricavare una stima più stabile del vero effetto del consumo di questo estratto acquoso di erbe in individui allenati.

Uno studio ha anche valutato l’effetto dell’estratto di radice di ashwagandha sul miglioramento della salute sessuale negli uomini adulti. I risultati hanno mostrato un aumento statisticamente significativo nei livelli sierici di testosterone dei partecipanti [8]. 

Avvertenze e controindicazioni

L’ashwagandha è sconsigliata durante la gravidanza, poiché potrebbe stimolare le contrazioni uterine e aumentare il rischio di aborto spontaneo. Durante l’allattamento, la sicurezza della pianta non è stata sufficientemente studiata.
Può influenzare la funzione tiroidea, stimolando la produzione di ormoni tiroidei. È controindicata nei casi di ipertiroidismo e deve essere assunta con cautela nei casi di altre disfunzioni tiroidee.
Poiché ha effetti rilassanti e può indurre sonnolenza, l’assunzione insieme a sedativi, ansiolitici o antidepressivi potrebbe potenziarne gli effetti, causando eccessiva sedazione.

Riferimenti

  1. Chandrasekhar, K., Kapoor, J., & Anishetty, S. (2012). A prospective, randomized double-blind, placebo-controlled study of safety and efficacy of a high-concentration full-spectrum extract of ashwagandha root in reducing stress and anxiety in adults. Indian Journal of Psychological Medicine, 34(3), 255–262.
  2. Lopresti, A. L., Smith, S. J., Malvi, H., & Kodgule, R. (2019). An investigation into the stress-relieving and pharmacological actions of an ashwagandha (Withania somnifera) extract: A randomized, double-blind, placebo-controlled study. Medicine, 98(37), e17186.
  3. Langade, D., Kanchi, S., Salve, J., Debnath, K., & Ambegaokar, D. (2019). Efficacy and safety of Ashwagandha (Withania somnifera) root extract. Cureus, 11(9), e5797.
  4. Kumar, A., & Kalonia, H. (2008). Effect of Withania somnifera on sleep-wake cycle in sleep-disturbed rats: Possible GABAergic mechanism. Indian Journal of Pharmaceutical Sciences, 70(6), 806–810.
  5. Sood, A., Kumar, A., Dhawan, D. K., & Sandhir, R. (2016). Propensity of Withania somnifera to attenuate behavioural, biochemical, and histological alterations in an experimental model of stroke. Cellular and Molecular Neurobiology, 36(7), 1123–1138.
  6. Dar, N. J., & Ahmad, M. (2020). Neurodegenerative diseases and Withania somnifera (L.). Journal of Ethnopharmacology, 256, 112.
  7. Bonilla, D. A., Moreno, Y., Gho, C., Petro, J. L., Odriozola-Martínez, A., & Kreider, R. B. (2021). Effects of Ashwagandha (Withania somnifera) on physical performance: Systematic review and Bayesian meta-analysis. Journal of Functional Morphology and Kinesiology, 6(1), 20.
  8. Chauhan, S., Srivastava, M. K., & Pathak, A. K. (2022). Effect of standardized root extract of ashwagandha (Withania somnifera) on well-being and sexual performance in adult males: A randomized controlled trial. Health Science Reports, 5(4), e741.
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