Stress: uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo sull’azione antistress della radice di ashwagandha (Withania somnifera) ha dimostrato come dopo 60 giorni di trattamento c’è stata una riduzione del 27,9% dei livelli di cortisolo rispetto al basale nel gruppo “ashwagandha”; mentre una riduzione del 7,9% nel gruppo di controllo placebo [1].
I risultati di un altro studio randomizzato in doppio cieco controllato con placebo suggeriscono che gli effetti antistress dell’ashwagandha possono verificarsi tramite il suo effetto moderatore sull’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, andando a ridurre la produzione del cortisolo, fonte di stress [2].
Insonnia: l’estratto di radice di ashwagandha è un potenziale induttore del sonno, ben tollerato; migliora la qualità del sonno e la latenza dell’inizio del sonno nei pazienti con insonnia a una dose di 300 mg di estratto due volte al dì [3].
Un altro studio [4] ha esplorato il ruolo dell’estratto di radice di Withania somniferra nei ratti con disturbi del sonno; il risultato ha suggerito il coinvolgimento del meccanismo GABAergico nell’effetto di promozione del sonno di Withania somniferra negli stati di sonno disturbato.
Stress ossidativo e infiammazione: uno studio [5] ha valutato i benefici dell’integrazione di Withania somnifera (WS) sul modello di ictus ischemico di occlusione dell’arteria cerebrale media (MCAO). È stato osservato un miglioramento del flusso sanguigno delle regioni cerebrali di ratti ischemici pretrattati con WS. I risultati hanno mostrato un effetto protettivo dell’integrazione di WS nell’ictus ischemico e sono indicativi della sua potenziale applicazione nella gestione dell’ictus.
Altri studi preclinici e clinici [6] suggeriscono l’uso dell’estratto di ashwagandha per le malattie neurodegenerative e altri disturbi neurologici grazie alle sue proprietà neuroprotettive; tuttavia, sono giustificati studi approfonditi per convalidare l’uso dell’estratto o dei suoi singoli costituenti per il suo uso clinico.
Prestazioni fisiche: i risultati di una revisione sistematica completa e meta-analisi bayesiana [7] hanno rivelato che l’integrazione di ashwagandha è stata più efficace del placebo nel migliorare le variabili correlate a forza/potenza, fitness cardiorespiratorio e affaticamento/recupero in uomini e donne sani. Tuttavia, sono necessari studi più comparabili su atleti/esercitatori per ricavare una stima più stabile del vero effetto del consumo di questo estratto acquoso di erbe in individui allenati.
Uno studio ha anche valutato l’effetto dell’estratto di radice di ashwagandha sul miglioramento della salute sessuale negli uomini adulti. I risultati hanno mostrato un aumento statisticamente significativo nei livelli sierici di testosterone dei partecipanti [8].