Indice

Proprietà terapeutiche

  • Antibatterica
  • Antidiabetica
  • Antinfiammatoria
  • Antiossidante
  • Antitumorale
  • Cardioprotettiva
  • Gastroprotettrice

Nome scientifico

Aloe vera (L.) Burm.f.

Parti usate

Foglie (Aloes folii succus siccatus)

Nome comune

Aloe

Fitochimica

I principali costituenti fitochimici dell’aloe vera sono rappresentati da:

Composti fenolici: kaempferolo, quercetina, miricetina, aloine, emodina dell’aloe, aloenina, aloesina, resina dell’aloe;
Lipidi: β-sitosterolo, campesterolo, colesterolo, lupeolo, acido γ-linolenico, acido arachidonico;
Altri composti: idrocarburi alifatici a catena lunga, composti volatili (acidi, aldeidi, chetoni), lignina, saponine.

Questi principi attivi conferiscono all’aloe vera le sue ben note proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e cicatrizzanti, oltre agli effetti antimicrobici e immunomodulanti descritti in letteratura scientifica.

Botanica

L’aloe vera, classificata scientificamente come Aloe vera (L.) Burm.f., è una pianta succulenta appartenente alla famiglia delle Asphodelaceae. Originaria probabilmente del Mediterraneo orientale e dell’Africa del Nord, questa specie si è diffusa in diverse regioni tropicali e subtropicali. Il genere Aloe conta più di 350 specie.

A livello botanico, l’aloe vera è caratterizzata da foglie succulente, lanceolate, che possono raggiungere una lunghezza di 30-50 cm e una larghezza di circa 10 cm. Queste foglie, disposte in rosette basali, presentano una superficie verde-azzurro con margine seghettato e sono contornate da piccole spine. La cuticola spessa delle foglie riduce la perdita di acqua, una caratteristica adattiva agli ambienti aridi.

La foglia è composta da tre strati distinti: il più esterno è un tessuto epidermico robusto/fibroso; il secondo è un sottile strato di lattice ricco di aloina (proprietà lassative); il terzo, il più voluminoso, contiene il gel.

La pianta produce un’infiorescenza a racemo, con un lungo stelo che può superare i 90 cm. I fiori, penduli, sono tubulari e variano dal giallo all’arancione. La fioritura avviene principalmente in estate. L’aloe si è adattata per sopravvivere in condizioni di scarsa umidità e terreni poveri, facendola preferire per la coltivazione in zone xerofile (lunghi periodi di siccità). La pianta è nota per le proprietà curative del gel trasparente contenuto nelle sue foglie, utilizzato in farmacologia e fitoterapia.

Raccolta

La raccolta dell’aloe è un processo delicato, si effettua tutto l’anno, ma il momento di massima concentrazione di nutrienti e principi attivi è l’estate. Le foglie esterne, più mature (ca. 3-5 anni) e carnose, vengono tagliate con cura alla base, evitando danni alla pianta.
Dopo il taglio, si lavano accuratamente e si procede all’estrazione del gel: si rimuove la parte esterna della foglia, spesso con un coltello, esponendo il gel trasparente all’interno. Questo gel è viscoso e rappresenta la parte più pregiata dell’aloe, nonché benefica. A causa della facilità di ossidazione del gel, è opportuno consumarlo immediatamente o conservarlo in frigorifero in un contenitore ermetico, preferibilmente di vetro scuro o opaco per proteggerlo dalla luce.

Modalità d’uso

  • Gel di aloe vera: utilizzato per le sue proprietà lenitive e cicatrizzanti sulla pelle. Applicare uno strato sottile direttamente sulle aree interessate, come scottature, irritazioni o piccole ferite.
  • Succo di aloe vera: benefico per il sistema digestivo e per le sue proprietà depurative.
    Se si vuole utilizzare come “depurativo”: si consiglia l’assunzione di 20-30 ml al mattino a stomaco vuoto appena svegli (tal quale o diluito in acqua o altro liquido).
    Se si vuole trattare l’acidità, il reflusso, la gastrite: si consiglia l’assunzione di 20 ml prima di ogni pasto principale (Colazione – Pranzo – Cena).
    Si può usare in modo continuativo se ben tollerato: spesso si può percepire un’aumentata peristalsi intestinale (varia in base al soggetto e dipende dall’aloina contenuta nel lattice dell’aloe) a seguito dell’assunzione; questo può essere un valido aiuto per chi ha difficoltà ad evacuare normalmente ma può essere un disturbo per chi già è regolare a livello intestinale.

Utilizzo tradizionale

E’ una pianta molto utilizzata in medicina tradizionale il cui uso risale a diverse culture antiche come quella cinese, egiziana e indiana. Inoltre, varie culture, tra cui i greci, i romani e i babilonesi, hanno riportato l’uso medicinale delle foglie di aloe vera in particolare come un unguento per la pelle dall’effetto lenitivo, emolliente ed antinfiammatorio. Veniva inoltre utilizzata per alleviare i sintomi della stitichezza [1].
L’aloe vera viene utilizzata da tempo in medicina popolare per curare il diabete [2].

Ricerca scientifica

Antidiabetica

In una review con meta-analisi sono stati analizzati otto studi clinici randomizzati che coinvolgevano 470 pazienti, suddivisi equamente tra prediabete e diabete di tipo 2.
I risultati hanno mostrato che nell’ambito del prediabete, l’aloe vera ha significativamente migliorato la glicemia a digiuno (FPG), ma non ha avuto effetto sull’emoglobina glicata (HbA1c). Nel diabete di tipo 2, è stato osservato un miglioramento marginale della FPG e un miglioramento significativo dell’HbA1c [2].

Antiossidante

La varietà di fitochimici (flavonoidi, polifenoli, vitamine) rende l’aloe un antiossidante naturale che contrasta i radicali liberi e supporta il metabolismo lipidico e glucidico [3].

Antinfiammatoria

Le proprietà antinfiammatorie dell’aloe sono note e utili nel trattamento di patologie come quelle del colon. L’azione antinfiammatoria impedisce ai leucociti di attaccarsi ai tessuti, diminuisce la produzione di una sostanza chiamata prostaglandina E2, che può causare infiammazione, e regola il processo infiammatorio riducendo le citochine proinfiammatorie. Tra queste citochine c’è l’interleuchina 6 (IL-6), una proteina prodotta dal corpo che gioca un ruolo importante nell’infiammazione e nella risposta immunitaria. Negli studi clinici, l’aloe ha mostrato risultati promettenti nel migliorare le condizioni dei pazienti con colite ulcerosa, riducendo i marcatori dell’infiammazione e aiutando a riparare i tessuti del colon [4].

Antibatterica

L’aloe vera sembra avere significative proprietà antibatteriche. Analizzando il suo effetto contro Staphylococcus aureus, Streptococcus pyogenes, Pseudomonas aeruginosa ed Escherichia coli si è notato che l’estratto in acetone è più efficace rispetto agli estratti acquosi ed etanolici e, in particolare, la massima inibizione della crescita batterica è stata osservata in S. pyogenes e P. aeruginosa. Questi risultati suggeriscono l’efficacia dell’aloe vera nel sopprimere questi tipi di batteri [5].

Gastroprotettrice

L’aloe vera ha mostrato efficacia nella gestione della malattia da reflusso gastroesofageo. Un trattamento con sciroppo di Aloe per quattro settimane, 10 ml al giorno, ha ridotto bruciore di stomaco, rigurgito e nausea senza effetti collaterali significativi [6].

La pianta è usata anche per la gastrite. In un modello murino, il gel ha protetto contro la gastrite acuta indotta da alcol, incrementando l’attività di inibizione della metalloproteinasi-9, enzima coinvolto nell’infiammazione.

Dermoprotettiva

Nel campo dermatologico, l’aloe vera è studiata per la guarigione delle ferite. Contiene composti come aloesina, aloina ed emodina che agiscono tramite meccanismi antiossidanti e antinfiammatori. Cheratinociti e fibroblasti mostrano maggiore proliferazione e differenziazione dopo trattamento con aloe, con aumento della stabilità della membrana lisosomiale [7-11].

L’aloe accelera la chiusura delle ferite corneali [12] e promuove la guarigione aumentando la migrazione cellulare [13]. Studi clinici confermano efficacia su ulcere, ustioni e lesioni cutanee.

Antitumorale

Studi in vitro e in vivo indicano proprietà antitumorali degli estratti di aloe. Questi estratti inducono apoptosi nelle linee MCF-7 (mammella) e HeLa (cervice) [14]. Il composto aloe-emodina agisce su apoptosi mitocondriale ed endoplasmatica e riduce lo stress ossidativo metastatico [15-18].

Nei tumori gastrointestinali e ovarici, aloesina ed emodina riducono la crescita modulando vie di segnalazione cellulare [19, 20]. L’aloe in gocce oculari ha mostrato efficacia contro la neoplasia squamosa della superficie oculare e il suo polisaccaride possiede potenziale antitumorale [21, 22].

Cardioprotettiva

Studi su animali evidenziano benefici cardioprotettivi. L’aloe riduce lo stress ossidativo e, nei ratti, l’emodina abbassa colesterolo e migliora l’iperlipidemia [23,24]. In pazienti prediabetici, supplementi di Aloe hanno ridotto colesterolo e altri fattori di rischio cardiovascolare [2].

Avvertenze e controindicazioni

Gli estratti di Aloe vera (succo e gel) contengono componenti chimici, indicazioni, controindicazioni e interazioni farmacologiche differenti [25].

Tra questi composti, aloe‑emodina è stata al centro del dibattito scientifico: l’EFSA ha ipotizzato che, insieme ad altre antrachinoni (emodina e dantrone), possa aumentare il rischio di cancro del colon‑retto per un potenziale effetto genotossico. Questa conclusione riprende l’BfR Opinion No. 032/2017 pubblicata dal Bundesinstitut für Risikobewertung [26].

Uno studio in vivo successivo, comet test su topi esposti fino a 2 000 mg/Kg die di aloe-emodina, non ha rilevato segni clinici di genotossicità [27]. Tuttavia il campione animale era limitato e non sostituisce studi clinici sull’uomo: si raccomanda di assumere integratori a base di aloe solo dopo consulto medico.

Succo di Aloe

  • Controindicazioni:
    • Controindicazioni
    • Ipersensibilità o allergia ai costituenti dell’aloe.
    • Gravidanza e allattamento.
    • Periodo pre‑operatorio.
    • Stipsi cronica.
    • Epatopatie – vedi cardo mariano per il sostegno epatico.
    • Gastrite, coliti croniche, diverticoliti, appendiciti.
    • Dolori addominali di origine sconosciuta.
    • Glomerulonefriti.
    • Occlusione intestinale.
  • Interazioni Farmacologiche:
    • Interazioni farmacologiche
    • Cardiotonici (digitale, adonide, mughetto, scilla, strofanto) – aumento della tossicità.
    • Riduzione dell’assorbimento di farmaci orali.
    • Diuretici, cortisonici, liquirizia – rischio di ipopotassiemia.
    • Antiaritmici (chinidina, idrochinidina, ajmalina) – aumento della tossicità.
    • Alofantrina, macrolidi, vincamina – rischio di aritmia ventricolare.
    • Betabloccanti – possibile torsione di punta (evidenza limitata).

Gel di Aloe

  • Controindicazioni:
    • Ipersensibilità/allergia ai componenti dell’Aloe.
    • Gravidanza e allattamento.
    • Possibili reazioni foto‑sensibilizzanti in applicazione topica.
    • Uso prolungato di aloe‑emodina topica: dati in vitro suggeriscono proliferazione di cellule di melanoma – evidenza non conclusiva.
  • Interazioni Farmacologiche:
    • Cisplatino – possibile riduzione dell’efficacia (dati preliminari).
    • Antidiabetici orali – potenziamento dell’effetto ipoglicemizzante.
    • Idrocortisone acetato topico – potenziamento dell’attività anti‑infiammatoria

Riferimenti

  1. Gao, Y., Kuok, K. I., Jin, Y., & Wang, R. (2019). Biomedical applications of Aloe vera. Critical Reviews in Food Science and Nutrition, 59(Suppl. 1), S244‑S256. https://doi.org/10.1080/10408398.2018.1496320
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  6. Panahi, Y., Khedmat, H., Valizadegan, G., Mohtashami, R., & Sahebkar, A. (2015). Efficacy and safety of Aloe vera syrup for the treatment of gastroesophageal reflux disease: A pilot randomized positive‑controlled trial. Journal of Traditional Chinese Medicine, 35(6), 632‑636. https://doi.org/10.1016/S0254-6272(15)30151-5
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  10. Teplicki, E., Ma, Q., Castillo, D. E., Zarei, M., Hustad, A. P., Chen, J., & Li, J. (2018). The effects of Aloe vera on wound healing in cell proliferation, migration, and viability. Wounds, 30(9), 263‑268.
  11. Rodrigues LLO, de Oliveira ACL, Tabrez S, Shakil S, Khan MI, Asghar MN, Matias BD, Batista JMADS, Rosal MM, de Lima MMDF, Gomes SRF, de Carvalho RM, de Moraes GP, de Alencar MVOB, Islam MT, Melo-Cavalcante AAC (2018). Mutagenic, antioxidant and wound‑healing properties of Aloe vera. Journal of Ethnopharmacology, 227, 191‑197. https://doi.org/10.1016/j.jep.2018.08.034
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  13. Wahedi, H. M., Jeong, M., Chae, J. K., Do, S. G., Yoon, H., & Kim, S. Y. (2017). Aloesin from Aloe vera accelerates skin wound healing by modulating MAPK/Rho and Smad signalling pathways in vitro and in vivo. Phytomedicine, 28, 19‑26. https://doi.org/10.1016/j.phymed.2017.02.005
  14. Hussain, A., Sharma, C., Khan, S., Shah, K., & Haque, S. (2015). Aloe vera inhibits proliferation of human breast and cervical cancer cells and acts synergistically with cisplatin. Asian Pacific Journal of Cancer Prevention, 16(7), 2939‑2946. https://doi.org/10.7314/APJCP.2015.16.7.2939
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  27. Galli, C. L., Cinelli, S., Ciliutti, P., Melzi, G., & Marinovich, M. (2021). Aloe‑emodin, a hydroxyanthracene derivative, is not genotoxic in an in‑vivo comet test. Regulatory Toxicology and Pharmacology, 124, 104967. https://doi.org/10.1016/j.yrtph.2021.104967
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