Proprietà terapeutiche

  • Antiossidante
  • Espettorante
  • Mucolitica
  • Neuro-protettiva

Nome scientifico

Grindelia robusta Nutt.

Parti usate

Sommità fiorite (Grindeliae flos)

Nome comune

Grindelia

Fitochimica

Studi condotti su esemplari di Grindelia robusta raccolti nell’Italia centrale hanno permesso di identificare 45 componenti nell’olio essenziale estratto dalle parti aeree della pianta [4].
I terpeni rappresentano i costituenti principali dell’olio essenziale. Tra questi, i più abbondanti sono:

  • Borneolo (15,2%)
  • α-pinene (10,3%)
  • trans-pinocarveolo (7,0%)
  • Acetato di bornile (4,5%)
  • Limonene (4,3%)

Sono stati inoltre riscontrati altri composti terpenici come: camfene, β-pinene, p-cimene, γ-terpinene, canfora e trans-carveolo [4].
Analisi fitochimiche condotte sull’infuso e sull’estratto metanolico delle foglie hanno evidenziato una notevole varietà di composti fenolici [6]. In particolare, è stata riscontrata un’abbondanza di flavonoidi e acidi idrossicinnamici, con predominanza di acidi caffeolchinici.
Tra i flavonoidi identificati si segnalano:

  • Apigenina
  • Quercetina
  • Diosmetina
  • Luteolina
  • Quercetagetina [6]

Anche il kaempferolo è stato identificato negli estratti di Grindelia [9].
Un aspetto peculiare di Grindelia robusta è la presenza di resine ricche di acidi diterpenici biciclici, noti come grindelani.
Sono stati isolati acidi grindelici e oltre venti derivati strutturalmente correlati, insieme a flavonoidi metilati, saponine triterpeniche, poliacetileni e tannini [8].
Infine, nei fiori sono stati rilevati diversi acidi fenolici, tra cui:

  • Acido vanillico
  • Acido ferulico
  • Acido p-idrossibenzoico
  • Acido p-cumarico

Nell’erba della pianta sono stati identificati invece:

  • Acido clorogenico
  • Acido caffeico [8].

Botanica

La Grindelia robusta (sin. Grindelia hirsutula), appartenente alla famiglia delle Asteraceae, è una pianta perenne suffruticosa originaria del Nord America. Particolarmente diffusa nelle zone costiere e nell’entroterra degli Stati Uniti occidentali, questa specie fa parte di un genere che comprende 83 specie diverse.
La pianta si caratterizza per i suoi fusti generalmente eretti, che possono anche assumere un portamento prostrato, decumbente o ascendente. L’altezza varia notevolmente, da soli 8 cm fino a raggiungere il metro. I fusti presentano una colorazione che spazia dal verde al paglierino, talvolta tendente al marrone o al rossastro. La loro superficie può essere glabra, ma più spesso è ricoperta da una resina appiccicosa o da una peluria variabile, da aracnoidea a villosa, occasionalmente con la presenza di ghiandole stipitate.

Le foglie, disposte in modo alterno, si distinguono per il loro colore verde brillante. Quelle cauline, prive di picciolo, hanno forme che variano dall’oblungo allo spatolato, con la parte più larga al centro e una lunghezza che oscilla tra i 5 e i 120 mm. Le basi fogliari sono abbraccianti o cuneiformi, mentre i margini possono essere seghettati, dentati o, più raramente, interi. Gli apici si presentano arrotondati o acuti. Le superfici fogliari possono essere leggermente pubescenti o glabre, soprattutto in prossimità dei margini, e sono caratterizzate dalla presenza di ghiandole puntiformi.

L’infiorescenza della Grindelia robusta è un capolino, tipico delle Asteraceae. Questi capolini, che possono presentarsi solitari o in gruppi, hanno un diametro compreso tra i 2 e i 3 cm. Gli involucri che li racchiudono mostrano forme variabili, dall’urceolato ampio al globoide, talvolta emisferico, campanulato o obconico. Le brattee involucrali, disposte in 4-8 o più serie, possono essere glabre e fortemente resinose, o occasionalmente villose, con apici ricurvi o diritti. Il capolino è composto da numerosi fiori tubulosi centrali di colore giallo, circondati da fiori ligulati (i “petali”) anch’essi gialli. La fioritura, che può iniziare già nel primo o secondo anno di vita della pianta, si verifica principalmente in estate, potendo protrarsi fino all’inizio dell’autunno.

I frutti sono acheni oblunghi e compressi, dotati di un piccolo pappo che ne facilita la dispersione anemofila. Gli acheni presentano una colorazione che varia dal marrone chiaro al scuro.

Per quanto riguarda l’habitat, la Grindelia robusta è caratterizzata da una notevole adattabilità, prediligendo terreni alcalini, argillosi, sabbiosi o alluvionali. La sua distribuzione altitudinale è altrettanto ampia, estendendosi dal livello del mare fino a quote di 2800 metri.

Raccolta

La raccolta della Grindelia robusta dovrebbe avvenire generalmente durante la fase di fioritura, che si verifica in estate. Si raccolgono principalmente le sommità fiorite e le foglie, che contengono i principi attivi utilizzati per scopi terapeutici. È importante effettuare la raccolta nelle prime ore del mattino, quando la concentrazione degli oli essenziali è massima. Dopo la raccolta, il materiale vegetale viene essiccato in luoghi ombreggiati e ben ventilati per preservarne le proprietà.

Modalità d’uso

  • Infuso: si prepara con 2 g di droga sminuzzata in 150 ml di acqua bollente. Dopo un’infusione di 15 minuti, si filtra e si consuma [3].
  • Estratto fluido:
    • Bambini: 5 gtt per anno di età (solo su prescrizione del medico pediatra)
    • Adulti: 1-4 g al giorno (1 g ≈ 35 gtt) [3]
  • Tintura madre: 30 gtt tre volte al giorno [3].

Utilizzo tradizionale

L’uso della grindelia risale alla medicina tradizionale dei nativi americani, che la impiegavano per alleviare problemi bronchiali e per trattare le irritazioni cutanee causate dal contatto con il Toxicodendron radicans (edera velenosa). Nel corso del tempo, la pianta ha guadagnato popolarità come rimedio antispasmodico ed espettorante [1] e per la sua lieve azione broncodilatatrice.
L’applicazione topica viene tradizionalmente sfruttata per le sue proprietà antinfiammatorie [3].
Inoltre, la grindelia è conosciuta per le sue azioni antitussiva, espettorante, sedativa e anti-asmatica [4].

Ricerca scientifica

Attività antinfiammatoria

Un interessante studio in vitro ha esplorato le proprietà antinfiammatorie di un estratto di Grindelia robusta, arricchito con saponine e polifenoli. La ricerca si è concentrata sull’effetto dell’estratto su macrofagi stimolati con lipopolisaccaride (LPS) del batterio Aggregatibacter actinomycetemcomitans, un patogeno comune nelle infezioni del cavo orale, in particolare nella parodontite.
I risultati hanno evidenziato una significativa riduzione nella secrezione di citochine pro-infiammatorie (IL-6, TNF-α), prostaglandina E2 (PGE2) e chemochine (RANTES, MCP-1) da parte dei macrofagi trattati con l’estratto. Inoltre, è stata osservata una diminuzione dell’attivazione del fattore di trascrizione NF-κB p65 indotta da LPS, un elemento chiave in numerosi processi infiammatori.

Questi risultati suggeriscono un potenziale dell’estratto di grindelia nel trattamento di patologie infiammatorie come la parodontite. L’efficacia osservata è probabilmente attribuibile all’azione sinergica delle saponine e dei polifenoli, tra cui flavonoidi e tannini [5].

Attività antiossidante

L’attività antiossidante della Grindelia robusta è stata oggetto di uno studio in vitro che ha analizzato sia l’infuso che l’estratto metanolico delle parti aeree della pianta. La ricerca si è focalizzata sulla capacità di questi preparati di neutralizzare diversi radicali liberi e specie reattive dell’ossigeno, tra cui il radicale DPPH, il superossido (O₂⁻), l’ossido nitrico (NO) e il perossido di idrogeno (H₂O₂).

I risultati hanno rivelato una notevole efficacia degli estratti, che si sono dimostrati addirittura superiori all’acido ascorbico nella neutralizzazione dell’ossido nitrico e del superossido. Questi dati evidenziano un notevole potenziale antiossidante della grindelia [6].

Effetto antitussivo, espettorante, mucolitico

Polisaccaridi e flavonoidi di grindelia (insieme a quelli di piantaggine e elicriso) sono utilizzati nel complesso molecolare dello sciroppo Grintuss® usato come mucolitico nei bambini con tosse. Lo sciroppo è stato oggetto di trial clinici che ne hanno evidenziato efficacia (comparata a carbocisteina) e sicurezza nei bambini di età superiore a due anni [7].

Avvertenze e controindicazioni

L’assunzione di grindelia è controindicata in caso di ipersensibilità o allergie verso uno o più componenti. E’ inoltre controindicata in gravidanza o allattamento e in periodo pre-operatorio.
Non va assunta in caso di insufficienza renale [2].
A dosaggi elevati si può avere irritazione gastrica e renale [3].

Riferimenti

  1. Valussi, M. (2023). Materia aromatica: il dizionario delle piante aromatiche. Tecniche Nuove.
  2. Firenzuoli, F. (2008). Interazioni tra erbe, alimenti e farmaci (2ª ed.). Tecniche Nuove.
  3. Campanini, E. (2000). Dizionario di fitoterapia e piante medicinali. Tecniche Nuove.
  4. Fraternale, D., Giamperi, L., Bucchini, A., & Ricci, D. (2007). Essential oil composition and antioxidant activity of aerial parts of Grindelia robusta from Central Italy. Fitoterapia, 78(6), 443-445. https://doi.org/10.1016/j.fitote.2007.04.011
  5. La, V. D., Lazzarin, F., Ricci, D., Fraternale, D., Genovese, S., Epifano, F., & Grenier, D. (2010). Active principles of Grindelia robusta exert anti-inflammatory properties in a macrophage model. Phytotherapy Research, 24(11), 1687-1692. https://doi.org/10.1002/ptr.3195
  6. Ferreres, F., Grosso, C., Gil-Izquierdo, A., Valentão, P., Azevedo, C., & Andrade, P. B. (2014). HPLC-DAD-ESI/MS(n) analysis of phenolic compounds for quality control of Grindelia robusta Nutt. and bioactivities. Journal of Pharmaceutical and Biomedical Analysis, 94, 163-172. https://doi.org/10.1016/j.jpba.2014.01.046
  7. Avner, C. H. C., Hoshen, M. H., Balicer, R. D., Hana, B. B., & Shmuel, G. G. (2015, June). Randomized, single-blinded study to evaluate the efficacy of grintuss and mucolit pediatric syrups for cough due to upper respiratory tract infection. In Pediatric Pulmonology (Vol. 50, pp. S83-S83). Wiley-Blackwell.
  8. Nowak, S., & Rychlińska, I. (2012). Phenolic acids in the flowers and leaves of Grindelia robusta Nutt. and Grindelia squarrosa Dun. (Asteraceae). Acta Poloniae Pharmaceutica, 69(4), 693-698. PMID: 22876612.
  9. Krenn, L., Wollenweber, E., Steyrleuthner, K., Görick, C., & Melzig, M. F. (2009). Contribution of methylated exudate flavonoids to the anti-inflammatory activity of Grindelia robusta. Fitoterapia, 80(5), 267-269. https://doi.org/10.1016/j.fitote.2009.03.001
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