Indice

Proprietà terapeutiche

  • Antibatterica
  • Antinfiammatoria
  • Antiossidante
  • Antivirale
  • Espettorante
  • Immunomodulante

Nome scientifico

Pelargonium sidoides DC.

Parti usate

Radici (Pelargonium sidoides DC radix)

Nome comune

Pelargonio

Geranio africano (o sudafricano)

Fitochimica

Il fitocomplesso della radice di Pelargonium sidoides è composto da:

  • Polifenoli: in particolare proantocianidine di tipo A e B, e tannini, noti per la loro attività astringente e antimicrobica;
  • Cumarine metossilate: come umckalina (5,6-dimetossi-7-idrossicumarina), artelina e fraxetina;
  • Cumarine idrossilate: come la scopoletina;
  • Saponine triterpeniche;
  • Fitosteroli;
  • Polisaccaridi con potenziale attività immunostimolante;
  • Proteine.

Secondo la Farmacopea Europea (Ph. Eur. 11), le radici devono contenere non meno del 2% di tannini, espressi come pirogallolo.

Botanica

Il Pelargonium sidoides è una pianta erbacea perenne a forma di rosetta originaria dell’Africa meridionale; cresce su terreni rocciosi neutri e alcalini di praterie e può crescere fino a 50 cm di altezza con portamento compatto e cespuglioso; è caratterizzata da una rosetta basale di foglie grigio-verde chiaro, cordate, arrotondate, vellutate ed odorose; sia foglie che fusti sono ricoperti da una leggera peluria; i fiori sono piccoli ed hanno 5 petali di colore rosso porpora tendente al nero-viola due dei quali a volte sono fusi; lo stelo ha forma allungata da cui la pianta prende il nome (dal greco “pelargos” che significa cicogna); la radice è spessa, carnosa e rizomatosa di colore marrone scuro esternamente e giallo-bianco internamente.
Può essere difficile distinguerlo dal Pelargonium reniforme che cresce in un’area simile, ma ha foglie più a forma di rene.

Raccolta

La raccolta delle radici viene fatta dopo 3-4 anni di vita della pianta, momento in cui la droga è ricca di principi attivi.

Modalità d’uso

Possiamo assumere il Pelargonium sidoides in forma liquida o solida per uso orale e seguire la terapia per un massimo di 7 giorni.
Che sia formulato in compresse, sciroppi o gocce, si consiglia:

  • Adulti e adolescenti >12 anni: 20 mg × 3 volte al giorno (60 mg/die);
  • Bambini 6–12 anni: 20 mg × 2 volte al giorno o 13,3 mg × 3 volte (40 mg/die)
  • Bambini 3–5 anni: 6,67 mg × 3 volte al giorno (20 mg/die);
  • Sotto i 3 anni: non raccomandato [2].

Può essere usato come monocomponente per curare le malattie da raffreddamento, si può associare a vari componenti vegetali che permettono, ad esempio, di lenire la mucosa oro-faringea: come estratti di inula, piantaggine ed elicriso (tutte piante con proprietà emollienti e lenitive per faringe e laringe), malva e miele che possono anche creare una barriera sulla zona irritata dando ulteriore sollievo ed effetto lenitivo.

Utilizzo tradizionale

Da oltre 40 anni il pelargonio viene utilizzato come medicinale fitoterapico in Europa per i problemi gastrointestinali (coliche, diarrea, dissenteria e sue complicazioni) ma soprattutto per le malattie da raffreddamento (bronchiti, tonsilliti, faringiti, rinosinusiti) per limitare la gravità dei sintomi e la durata dell’infezione causata da diversi virus delle vie respiratorie superiori.

Ricerche etnobotaniche hanno confermato che tribù Zulu, Bantu e Xhosa utilizzavano il pelargonio per curare diverse patologie gastro-intestinali, respiratorie e disturbi mestruali. La sua storia risale al 1897, quando il maggiore inglese Charles Henry Stevens fece un viaggio in Sudafrica per curarsi dalla tubercolosi; si rivolse ad un guaritore Zulu che gli insegnò come fare la decozione delle radici del Pelargonium sidoides. Ispirato dalla completa guarigione della sua tubercolosi, Charles Henry Stevens introdusse questo fito-farmaco in Inghilterra come medicinale contro la tubercolosi, chiamato “Stevens’ Consumption Cure”.
Nei decenni successivi, la radice di pelargonio fu usata con successo in centinaia di casi con tubercolosi, fino all’introduzione della specifica terapia.
Negli anni ‘50 la pianta venne riconosciuta per le sue proprietà, per il trattamento della bronchite acuta e di altre problematiche respiratorie.

Ricerca scientifica

Azione antibatterica, antivirale ed immunomodulante: i componenti dell’estratto di Pelargonium sidoides hanno dimostrato, in studi in vitro e anche alcuni studi clinici, una moderata attività antibatterica, e antivirale solo verso alcuni virus responsabili del raffreddore comune (rhinovirus e i sottotipi H1N1 e H3N2 dell’influenza A) ma anche proprietà immunomodulanti aspecifiche ed un aumento della frequenza del battito ciliare delle cellule dell’epitelio nasale [4].

Limita la propagazione di SARS-CoV-2: vari studi clinici hanno dimostrato gli effetti benefici sugli esiti clinici delle malattie respiratorie, tra cui il raffreddore comune. Dati in vitro mostrano che l’estratto standardizzato di Pelargonium sidoides (EPs® 7630) blocca l’ingresso di SARS-CoV-2.
Vari studi in vitro [3, 4] hanno confermato la funzione antivirale ed immunomodulatoria nelle cellule epiteliali umane; gli studi in vivo dovrebbero chiarire se le dosi cliniche utilizzate per gli adulti (20 mg di EPs® 7630, 3 volte al giorno) hanno proprietà antivirali dirette o agiscono indirettamente attraverso l’immunomodulazione. Poiché l’estratto è ben tollerato, l’applicazione orale immediata dopo un test positivo potrebbe aiutare a ridurre la replicazione del virus SARS-CoV-2 nella bocca e nella gola. 

Trattamento alternativo pediatrico nelle infezioni delle vie respiratorie superiori (URTI): il pelargonio è una valida scelta per migliorare i sintomi come tosse secca, starnuti e alleviare la frequenza della tosse durante le URTI. Infatti, 164 pazienti con URTI sono stati randomizzati e hanno ricevuto gli estratti di radice di Pelargonium sidoides (n = 82) o un placebo corrispondente (n = 82) in singolo cieco per 7 giorni. I punteggi totali mediani di tutti i sintomi hanno mostrato una significativa tendenza al miglioramento del quadro totale nel gruppo trattato con gli estratti di radice di Pelargonium sidoides rispetto al gruppo placebo dal giorno 0 al giorno 7 [5, 6].

Riduzione della gravità dei sintomi di mal di gola e raucedine in tonsillo-faringite acuta e raffreddore comune in adulti e bambini: una meta-analisi del 2022 fornisce prove della superiorità di EPs® 7630 rispetto al placebo nel ridurre la gravità dei sintomi di “mal di gola” nei bambini con tonsillofaringite acuta e negli adulti con raffreddore comune con raucedine. I risultati suggeriscono una remissione più precoce dei sintomi e una durata della malattia ridotta grazie all’assunzione del farmaco a base di erbe. La rapida riduzione di questi sintomi debilitanti suggerisce che EPs 7630 sia una valida alternativa agli analgesici o persino agli antibiotici, un dato particolarmente importante per la gestione delle infezioni acute delle vie respiratorie in bambini e adulti [7].

Inibizione in vitro della crescita di Helicobacter pylori: l’estratto standardizzato di Pelargonium sidoides (EPs® 7630) impedisce ai batteri di attaccarsi alle membrane cellulari. In studi in vitro, è stato testato per la sua capacità di interferire con la crescita e l’adesione dell’H. pylori alle cellule epiteliali gastriche (cellule AGS). EPs® 7630 ha inibito la crescita dell’H. pylori e, in modo ancora più efficace, la sua adesione alle cellule AGS, riducendo la conta batterica del 77% a 50 μg/ml e del 91% a 100 μg/ml. Questi risultati indicano che l’efficacia del pelargonio è principalmente dovuta alla sua attività antiadesiva [8].

La combinazione di Pelargonium sidoides DC (PEL) e Lattoferrina (LAT) ha mostrato attività antinfiammatoria: nonostante la limitazione di uno studio in vitro, i dati suggeriscono che la combinazione di PEL e LAT può ridurre il rilascio di citochine pro-infiammatorie, ossidanti e crescita batterica, prevenendo molto probabilmente la chemiotassi leucocitaria con un ridotto pattern infiammatorio. I dati aprono la strada a un approccio terapeutico innovativo per disturbi correlati a infiammazione, stress ossidativo e microbi [9].

Avvertenze e controindicazioni

La sicurezza durante l’allattamento e la gravidanza non è stata stabilita e non ci sono dati sufficienti, perciò non ne è raccomandato l’utilizzo. Non ci sono dati sulla fertilità.
L’uso nei bambini è controindicato sotto i 3 anni d’età.
Non sono stati effettuati studi d’interazione, ma a causa della possibile influenza sui parametri della coagulazione, non può essere escluso che aumenti gli effetti di farmaci anticoagulanti assunti in concomitanza; quindi è sconsigliato in caso di tendenza al sanguinamento o in caso di assunzione di farmaci che inibiscono la coagulazione.
Non assumere in caso di ipersensibilità al principio attivo, insufficienza epatica e/o renale [10].

Riferimenti

  1. European Directorate for the Quality of Medicines & HealthCare. European Pharmacopoeia (Ph. Eur.) 11th Edition.
  2. European Medicines Agency. (2022). European Union herbal monograph on Pelargonium sidoides DC. and/or Pelargonium reniforme Curt., radix (Revision 2).
  3. Papies, J., Emanuel, J., Heinemann, N., Kulić, Ž., Schroeder, S., Tenner, B., … & Mueller, M. A. (2021). Antiviral and immunomodulatory effects of Pelargonium sidoides DC. root extract EPs® 7630 in SARS-CoV-2-infected human lung cells. Frontiers in pharmacology, 12, 757666.
  4. Emanuel, J., Papies, J., Galander, C., Adler, J. M., Heinemann, N., Eschke, K., … & Müller, M. A. (2023). In vitro and in vivo effects of Pelargonium sidoides DC. root extract EPs® 7630 and selected constituents against SARS-CoV-2 B. 1, Delta AY. 4/AY. 117 and Omicron BA. 2. Frontiers in pharmacology, 14, 1214351.
  5. Gökçe, Ş., Dörtkardeşler, B. E., Yurtseven, A., & Kurugöl, Z. (2021). Effectiveness of Pelargonium sidoides in pediatric patients diagnosed with uncomplicated upper respiratory tract infection: A single-blind, randomized, placebo-controlled study. European Journal of Pediatrics, 180, 3019-3028.
  6. Brendler, T., & van Wyk, B.-E. (2008). A historical, scientific, and commercial perspective on the medicinal use of Pelargonium sidoides (Geraniaceae). Journal of Ethnopharmacology, 119(3), 420–433.
  7. Kamin, W., Lehmacher, W., Zimmermann, A., Brandes-Schramm, J., Funk, P., Seifert, G. J., & Kardos, P. (2022). Treatment of sore throat and hoarseness with Pelargonium sidoides extract EPs 7630: a meta-analysis. Pharmadvances, 4(2), 88-103.
  8. Beil, W., & Kilian, P. (2007). EPs® 7630, an extract from *Pelargonium sidoides* roots inhibits adherence of *Helicobacter pylori* to gastric epithelial cells. *Phytomedicine, 14*(1), 5-8.
  9. Terlizzi, M., Colarusso, C., Di Maio, U., Bagnulo, A., Pinto, A., & Sorrentino, R. (2020). Antioxidant and antimicrobial properties of Pelargonium sidoides DC and lactoferrin combination. Bioscience Reports, 40(11), BSR20203284.
  10. Lee, J. Y., Lee, J., Lee, S. H., Hwang, J. H., & Suh, H. N. (2023). Pelargonium sidoides extrct mediates nephrotoxicity through mitochondrial malfunction and cytoskeleton destabilization. Toxicological Research, 39(4), 601-609.
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